«Agli industriali chiedo che partecipino ai grandi progetti, che abbiano voglia di investire, che creino occupazione e ricadute economiche sul territorio. In accordo con l’amministrazione, perché tutti abbiamo lo stesso obiettivo: una grande città, con un’eccezionale qualità di vita e un’eccezionale capacità di far rendere il capitale investito». Così Marco Bucci, sindaco di Genova, a margine dell’assemblea pubblica di Confindustria Genova, in corso ai Magazzini del Cotone.
Nonostante i rallentamenti causati dal Covid, gli investimenti dei privati in città non si sono fermati e Bucci guarda il bicchiere mezzo pieno: «La pandemia non ha stoppato l’attrazione di nuove aziende − spiega − Ne ho contate più di venti arrivate qui a Genova negli ultimi quattro anni. E bisogna contare anche la ricaduta occupazionale: abbiamo creato a Genova più di 13 mila posti di lavoro. Gli investimenti dei privati mostrano che c’è un reale interesse sulla città: pensate solo a quelli nell’area ex Mira Lanza e in corso Sardegna. Da questo punto vista le cose stanno andando bene, ma occorre ancora completare lo sviluppo delle aree Erzelli ed ex Ilva: non possiamo permetterci che queste aree non creino ricadute occupazionali, come ho ribadito anche al presidente Toti, che oggi ne discuterà a Roma. Se riusciamo a rimettere in carreggiata anche ex Ilva ed Erzelli cose riusciamo davvero a completare il quadro».
In particolare, per i 500 mila mq delle aree ex Ilva, l’obiettivo di Bucci è quello di sfruttarne almeno 350 mila. Un autoparco, un impianto per il recupero della plastica, «ma ho anche altre richieste di altre aziende. Sono aree in cui al momento non lavora nessuno e sarebbero importantissime per Genova», precisa il sindaco.