Hanno preso il via oggi i lavori di demolizione della scuola Poggi di Sarzana, nello spezzino, necessari alla successiva ricostruzione della nuova scuola per garantire non solo il rispetto dei parametri di legge rispetto al rischio sismico, ma anche la realizzazione di una struttura all’avanguardia, moderna e confortevole per accogliere i ragazzi in totale sicurezza con ulteriori spazi che saranno dedicati al Centro Operativo Comunale di Protezione Civile, assumendo anche le funzioni di Centro Civico cittadino.
Ne avevamo già parlato qui, qui e qui.
I tempi per la realizzazione della nuova scuola saranno suddivisi in più fasi, al fine di rendere i lavori compatibili con l’attività didattica ancora in essere nel plesso Carducci: dopo lo spostamento della tensostruttura adibita a palestra nel quartiere di via Paradiso a Sarzana, in cui sorgerà il nuovo ponte sul Calcandola finanziato da Regione Liguria, oggi iniziano i lavori di demolizione della ex scuola Poggi, che prevedono anche la sistemazione dei terreni e la realizzazione del piano fondi della nuova scuola. Entro l’autunno sarà pubblicata la gara per la costruzione del primo lotto della nuova scuola, con l’obiettivo di avviare i lavori nei primi mesi del 2022 e concluderli entro il 2023, quando sarà possibile il trasferimento nel nuovo edificio delle attività didattiche oggi svolte nella Carducci.
«Oggi è una bellissima giornata: ricordo bene il 13 agosto di tre anni fa – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – quando abbiamo effettuato il primo sopralluogo alle Poggi-Carducci insieme al sindaco, che ha voluto sin da subito risolvere alla radici i problemi annosi di edilizia scolastica sarzanese, e ci siamo subito assunti insieme la responsabilità di trovare modalità e risorse per mettere in sicurezza questa scuola. Abbiamo affiancato il sindaco non solo nella difficile e coraggiosa scelta di chiudere subito la scuola, per affrontare alla radice il problema, ma nell’impegno a trovare immediatamente la strada per demolirla e ricostruirla. La demolizione della vecchia scuola rappresenta, simbolicamente, la demolizione di anni di vecchie politiche incapaci di risolvere i problemi di una città. Oggi a meno di tre anni da quel giorno, con l’avvio dei lavori di abbattimento del vecchio edificio, non solo manteniamo quella promessa, ma realizziamo un progetto pilota di edilizia scolastica unico nel suo genere, un intervento che sarà un modello nazionale e un simbolo della straordinaria attenzione di questa Giunta, fin dal precedente mandato, ai temi dell’edilizia e della sicurezza, pilastri fondamentali per migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini e garantire un futuro migliore alle prossime generazioni».
«Nell’estate 2018, appena è emerso con forza da parte dell’amministrazione comunale il tema della vulnerabilità sismica del plesso scolastico di Sarzana, Regione Liguria ed il Comune di Sarzana si sono subito attivati per affrontare il tema della sicurezza degli studenti – afferma l’assessore regionale all’Edilizia Marco Scajola – abbiamo subito finanziato il progetto pilota della nuova scuola, complesso quanto ambizioso, perché crediamo che sulla sicurezza degli edifici scolastici sia finito il tempo dei piccoli interventi tampone, che non risolvono mai davvero i problemi. Il caso di Sarzana, come abbiamo voluto sin da subito, può diventare un modello regionale e non solo. Oggi, con l’inizio dei lavori di abbattimento dell’edificio scolastico, prende concretamente il via il progetto di demolizione e ricostruzione della scuola Poggi Carducci e di riqualificazione dell’area circostante. Interventi che Regione Liguria ha fortemente voluto sia per tutelare gli studenti e dare loro un nuovo plesso scolastico, più sicuro, confortevole e rispettoso dell’ambiente, sia per migliorare la vivibilità dell’intera area. Interventi importanti che Regione finanzia per un importo di oltre 4 milioni di euro. Dopo i 15 milioni di finanziamento del progetto rigenerazione urbana del Borgo di Marinella, un ulteriore passo in avanti per la valorizzazione di questa splendida città».
«La nuova scuola di Sarzana, con l’ultimo ulteriore finanziamento, oltre ad ospitare il COC sarà edificio strategico per tutte le funzioni di Protezione civile anche durante le emergenze, con le garanzie strutturali e le massime prestazioni di sicurezza sismica previste dalle normative per gli edifici pubblici – ha dichiarato l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone – anche simbolicamente, realizzare il nuovo Coc di Sarzana proprio nella nuova scuola è un messaggio importante che abbiamo condiviso di voler dare insieme all’amministrazione comunale, dal luogo meno sicuro della città questa scuola sarà lo spazio più sicuro del territorio».
«Tre anni fa, appena insediati, ci siamo trovati di fronte alla scelta e alla responsabilità di chiudere una scuola e lo abbiamo fatto, con l’impegno di trovare da subito il percorso e le risorse per demolirla e ricostruirla – dichiara il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli – non abbiamo voluto girare intorno al problema, assumendoci l’impegno e la responsabilità di risolvere alla radice gli annosi problemi sull’edilizia scolastica di Sarzana. Le scuole non basta chiuderle, come purtroppo siamo stati abituati a Sarzana, ma serve costruire da subito una strada credibile per ricostruirle guardare al futuro e noi lo abbiamo fatto: per molti sembrava impossibile, e ricordo molto bene negli ultimi due anni tutte le accuse di vendere false speranze ai sarzanesi, perché sembrava davvero impossibile quella visione che invece noi avevamo ben chiara. Eppure, da zero e con lo stretto supporto di Regione Liguria e degli altri enti come la Provincia che ha ospitato i nostri bimbi delle elementari, abbiamo progettato e finanziato l’intervento e oggi siamo qui per l’avvio dei lavori. Realizzeremo una nuova scuola che sarà un modello per la Liguria e oltre, e che rappresenterà il futuro delle prossime generazioni sarzanesi e per l’intera Val di Magra».