Amt chiude in positivo il bilancio civilistico 2020, con un utile di 5.355 euro. I risultati sono stati approvati oggi dall’assemblea dei soci. Si tratta dell’ottavo bilancio in utile consecutivo, validato dalla società esterna di revisione Deloitte & Touche.
Il contesto
Il crollo dell’utilizzo del trasporto pubblico locale, uno dei tanti effetti scatenati dalla pandemia di Covid-19, ha influito pesantemente sui ricavi dal traffico 2020 di Amt. Nonostante questo, l’azienda ha mantenuto la continuità del servizio. Nel momento più critico dell’emergenza, vale a dire nei mesi di marzo e aprile del 2020, i clienti sono diminuiti fino all’80% causando un pesantissimo impatto economico. Contestualmente sono sorti nuovi costi crescenti dettati dalla necessità di lavorare e offrire il servizio in totale sicurezza, sanificando quotidianamente luoghi e mezzi.

«È difficile commentare un anno come il 2020 − ha dichiarato Marco Beltrami, presidente di Amt − Le difficoltà sono state grandi, per Amt come per tutto il Paese. Credo però che, ancora una volta, l’azienda sia riuscita a dare il meglio di sé: a garantire la mobilità della città nel momento peggiore e ad accompagnarla poi nella progressiva, seppur ancora parziale, ripresa. Il calo dei ricavi, scesi del 40%, ha creato grandi preoccupazioni, ma l’attenta gestione, finanziaria e operativa, e i ristori governativi ci hanno consentito di chiudere anche quest’anno in lieve attivo. Voglio tornare su questo punto: i ristori sono stati forse economicamente decisivi, ma fondamentale è stata la capacità dell’intera azienda di reagire, fare squadra e cercare soluzioni».
I risultati
Il valore della produzione è stato di 163 milioni di euro, complessivamente in diminuzione di 21,7 milioni (-11,7%). Nel 2020 sono stati prodotti circa 24,9 milioni di chilometri, con un decremento, rispetto al 2019, del 6,3% a causa dell’emergenza Covid che ha comportato una riduzione del servizio offerto nel periodo marzo-maggio 2020. Anche i ricavi da traffico lordi sono fortemente diminuiti, assestandosi su 42,55 milioni contro i 66,4 milioni del 2019.
I costi della produzione sono diminuiti di 22,8 milioni di euro rispetto al 2019 (-12,4%). La voce di costo più significativa per l’azienda, seppure in calo e pari a 104,6 milioni di euro, è sempre rappresentata dal costo del personale, che incide per circa il 64,9% sui costi della produzione.
Nonostante il difficile anno, l’azienda è riuscita a investire circa 19 milioni di euro, di cui circa 5 milioni in autofinanziamento.
Contestualmente alla gestione prioritaria del servizio in emergenza, nel 2020 si sono anche concretizzati importanti progetti sulla mobilità che stanno cambiando il trasporto pubblico genovese: tra tutti, la transizione energetica della flotta verso l’elettrico e l’innovazione dei servizi per i clienti legati allo sviluppo della tecnologia.
«Questo non è stato solo l’anno del Covid: abbiamo preparato l’assorbimento del servizio provinciale, proseguito il progetto dell’elettrificazione, introdotto nuove tecnologie, migliorato l’app, sviluppato azioni forti di marketing, progettato nuovi servizi. Il progetto di rendere Amt un’azienda sempre più innovativa e attenta alle esigenze dei genovesi non si è fermato», sottolinea.
Il 2020 di Amt
Nonostante l’emergenza sanitaria, nel 2020 l’azienda ha realizzato diversi progetti di innovazione e miglioramento. A partire da quello dedicato alla mobilità elettrica: a novembre sono entrati in servizio 14 nuovi bus full electric Irizar, da 10,5 m, che hanno permesso di allestire una nuova linea urbana interamente elettrica e di portare la flotta green di Amt a 24 e-bus. Durante l’anno sono state poi poste le basi per la transizione energetica della rimessa di Cornigliano, pronta a diventare il polo green del ponente cittadino.
Non si è fermato neanche il programma di sperimentazioni delle nuove tecnologie. Si è lavorato molto, anche a seguito delle necessità imposte dalla pandemia, per rilevare il numero dei passeggeri a bordo delle diverse tipologie di mezzi gestiti da Amt.
Sono stati portati avanti diversi progetti inerenti la digitalizzazione dei processi e ha avuto un forte sviluppo la cyber security, soprattutto per la diffusione dello smart working.
Valorizzata anche l’app aziendale, con nuove funzionalità e possibilità di acquisto di titoli di viaggio.
Per quello che riguarda gli investimenti, sono stati acquistati, grazie a finanziamenti ministeriali e comunitari erogati da Regione Liguria, 39 nuovi bus (14 full electric e 25 bus piccoli euro 6) a beneficio di una mobilità sempre più sostenibile e rispondente all’orografia cittadina.
Dal punto di vista del piano assunzioni 2020, nel corso dell’anno sono entrate in Amt 89 persone tra autisti, manutentori e amministrativi. L’ingresso in azienda di figure di alto livello specialistico, giovani laureati, dimostra che il settore necessita di innovazione continua per essere sempre più attrattivo e rispondente alle nuove esigenze dei clienti.
Nei confronti dei consumatori, sono stati introdotti sondaggi online, basati su piattaforma digitale, rivolti sia agli abbonati sia agli utilizzatori occasionali del tpl. L’obiettivo era attivare un canale di ascolto facile e immediato che restituisse all’azienda valutazioni e tendenze sull’utilizzo del servizio, anche in ottica programmazione.
L’emergenza sanitaria ha anche sollecitato e favorito nuove forme di collaborazione, come quella realizzata con la Cooperativa Radio Taxi per agevolare la mobilità dei genovesi con scontistiche dedicate. Stesso obiettivo hanno avuto la prosecuzione delle collaborazioni con Atp(nel 2020 non ancora integrata con Amt) soprattutto per il trasporto studenti, e quella con i vettori privati di noleggio bus turistici, sempre per il trasporto studenti, che hanno visto il loro sviluppo compiuto nel 2021.
Nel 2020 è proseguito, nonostante la difficoltà nell’allestire cantieri in epoca Covid, il piano di rinnovamento e ammodernamento degli impianti verticali, che nel 2019 ha visto la riapertura dell’ascensore di Castelletto Ponente. Nel 2020 il piano ha riguardato la prima parte dei lavori all’ascensore di Castelletto Levante, all’ascensore Magenta-Crocco e alla funicolare del Righi, tutti per il raggiungimento dei 30 anni di vita tecnica.
Miglioramento, innovazione, rispetto delle normative e massima sicurezza sono i criteri che guidano la gestione di questi caratteristici impianti a fune. Particolare attenzione è stata posta anche alla loro valorizzazione storica, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Il Piano ha interessato diversi impianti nel triennio 2019/2021 per un investimento complessivo in autofinanziamento di 4,5 milioni.
Il 2020 ha segnato anche significative esperienze in ambito europeo: Amt si è contraddistinta per la partecipazione a importanti progetti internazionali, quali CityScape per la sicurezza informatica e CertiPro per la sicurezza individuale di chi opera sulle sedi ferrate. In quest’ultimo progetto, in particolare, la collaborazione con Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, ha permesso all’azienda di confrontarsi con partner internazionali di altissimo livello.
Tra i sistemi che si sono ritagliati uno spazio di visibilità nel corso dell’anno, vi è anche la metropolitana di Genova. Grazie al progetto “La tua metropolitana”, lanciato nel febbraio 2020 con l’amministrazione cittadina, si sono potute valorizzare le stazioni abbinandole a prestigiosi partner. Obiettivo dell’idea era passare da un concetto del trasporto pubblico come solo servizio, a una visione della mobilità pubblica come elemento differenziante per lo sviluppo della città.
A fine 2020 è stata infine sancita e annunciata la nuova Amt che, grazie all’integrazione con Atp, è diventata ancora più grande e diffusa sul territorio metropolitano di Genova.
«Nel 2020 AMT è stata fondamentale per garantire alla nostra città la mobilità pur in presenza del Covid − sottolinea Matteo Campora, assessore alla Mobilità integrata e ai Trasporti del Comune di Genova − L’azienda ha operato sempre in stretta collaborazione con l’amministrazione, ovviamente nella gestione della pandemia, ma anche e soprattutto nello sviluppare la progettualità della mobilità sostenibile futura e, in particolare, dei 4 assi. La chiusura del bilancio in positivo, a cui l’amministrazione teneva molto, è un concreto segnale di una capacità gestionale che ha saputo coniugare l’attenzione ai costi con la continuità e la consistenza del servizio. Il governo nell’anno passato è correttamente intervenuto con i ristori; confidiamo che anche nel 2021 sia presente una politica di ristori e finanziamenti che copra i mancati ricavi commerciali e consenta lo sviluppo di un trasporto pubblico sostenibile».