Dopo il tonfo di ieri sera, le Borse europee tentano il rimbalzo sulla scia delle rassicurazioni della Fed sul fronte inflazione. La Borsa di Milano apre dunque in rialzo: il primo indice Ftse Mib guadagna lo 0,49% a 24.607 punti. Anche Parigi e Francoforte avanzano dello 0,5%.
Tokyo (+0,19%) recupera sul finale di seduta, sostenuta dai dati che arrivano dall’export giapponese.
Sul fronte macroeconomico, in arrivo l’indice dei prezzi alla produzione della Germania e la bilancia della partite correnti dell’Eurozona. Dagli Stati Uniti previste le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione e l’indice Philadelphia Fed (manifatturiero). Prevista anche la conferenza su valuta e finanza con intervento della presidente della Bce, Christine Lagarde.
A Piazza Affari corre Tim dopo i conti del trimestre (ricavi a 3,8 miliardi in linea con l’anno precedente e la riduzione del debito in linea con gli obiettivi di piano): il titolo avanza dell’1% a 0,44 euro. Positivi dopo i primi i scambi Unicredit (+0,9%), Cnh (+0,82%), Moncler (+0,76%). Pochi i ribassi alle prime battute, perde mezzo punto percentuale Hera, in lieve rosso anche Eni (-0,28%) e Leonardo (-0,26%).
Euro in lieve aumento sul dollaro questa mattina sui mercati valutari: la moneta unica europea è scambiata a 1,2i98 (+0,1%). L’euro scende invece leggermente sullo yen a quota 133,01 (-0,2%).
Restano sui massimi da tre mesi le quotazioni dell’oro sui mercati asiatici. Il lingotto con consegna immediata guadagna un altro 0,2% e passa di mano a 1.874 dollari l’oncia.
Quotazioni del petrolio deboli dopo il crollo di ieri sulla spinta della ripresa dei negoziati con l’Iran ed i dati sulle scorte. Stamane il greggio Wti passa di mano a 63,7 dollari al barile, poco sopra i 63,3 di ieri sera a New York; il Brent recupera lo 0,3% a 66,89 dollari al barile.
Lo spread Btp/Bund apre a 122,3 pb.