Una delibera che la giunta della Regione Liguria approverà venerdì, consentirà ai Comuni di poter andare incontro ai gestori di bar e ristoranti (non degli stabilimenti balneari per ora) e permettere di sistemare sedie e tavolini all’aperto anche nelle aree del demanio marittimo come passeggiate e spiagge.
Lo ha annunciato l’assessore al Demanio della Regione Liguria Marco Scajola e coordinatore del tavolo interregionale del Demanio marittimo.
«Dal 26 aprile, sperando che i numeri liguri restino da “zona gialla” le attività potrebbero riaprire e noi vogliamo andare incontro alle esigenze di bar e ristoranti. Molti di essi gravitano sul demanio marittimo e vogliamo quindi dare tutti gli strumenti per agevolarli. Saranno i comuni a valutare quanto saranno ampie queste estensioni».
Nel tavolo interregionale di oggi si è anche discusso del tema dei canoni minimi di 2.500 euro, aumentati dal precedente governo. «Quello attuale vuole confermare questo canone. Non è bello e non è giusto – sostiene Scajola – si rischia di mettere in ginocchio tante associazioni di volontariato e sportive e anche le realtà commerciali rischiano di non poter aprire come avrebbero potuto fare». Scajola aggiunge che il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha garantito il massimo impegno per andare incontro a questa esigenza. «Speriamo che il governo non dia questa coltellata a tante realtà. Ci appelliamo al buon senso e alla responsabilità».
Canoni demaniali aumentati, ordine del giorno depositato da Stefano Mai (Lega) in consiglio regionale.
Il decreto legge n.104 dell’agosto 2020, convertito in legge il 13 ottobre scorso, prevede un aumento da 362 a 2500 euro. La Lega ha presentato un emendamento al Senato per ridurre il canone minimo demaniale a 500 euro. In Regione Liguria è stato depositato un ordine del giorno, firmato da tutti i gruppi di maggioranza, che impegna la giunta ad attivarsi in ogni sede per sostenerlo nel suo iter parlamentare, affinché vi sia la più ampia condivisione da parte di tutte le forze politiche per la sua approvazione. Mai denuncia che i colleghi del Pd in aula non hanno firmato l’ordine del giorno, chiedendo tempo per sentire i loro riferimenti a Roma. «Se lo avessero sottoscritto, oggi avremmo potuto votare subito il documento e attivarci immediatamente per stimolare tutte le forze politiche a sostenere l’iniziativa della Lega, tesa a riportare a una certa sostenibilità il costo del canone demaniale. Auspico che il Pd si ravveda».
La stessa possibilità dovrebbe essere consentita anche agli stessi stabilimenti balneari che sono obbligati ad aprire dal 15 maggio, come annuncia la Fibe Confesercenti Liguria attraverso il suo presidente Gianmarco Oneglio: «Fino al prossimo 31 dicembre i Comuni potranno autorizzare bar e ristoranti a estendere i loro déhors anche nelle aree che ricadano, parzialmente o del tutto, in ambito demaniale, fermo restando il rispetto dei diritti di terzi e del codice della strada: in questo modo, ad esempio, un chiosco potrà posizionare i tavolini anche sulla passeggiata, lasciando naturalmente lo spazio per il transito dei pedoni».