Il Comune della Spezia parteciperà, con un proprio progetto, al bando emesso dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”.
Questa mattina, a palazzo civico, il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini insieme all’assessore all’Urbanistica Luca Piaggi e all’assessore ai Servizi Sociali Giulia Giorgi hanno presentato il piano elaborato dal Comune, che sarà inviato al ministero.
A seguito di valutazioni interne si è stabilito di presentare come Comune della Spezia una proposta di partecipazione per dare risposte alle istanze dei cittadini legate all’emergenza abitativa e nello stesso tempo migliorare il patrimonio comunale esistente e favorire la riqualificazione dei quartieri cittadini. Una misura che si integra con il piano casa voluto dal sindaco e contenuto nelle sue linee programmatiche.
«Un progetto ambizioso – ha dichiarato Peracchini – che abbiamo presentato al ministero delle Infrastrutture per completare il Piano Casa promesso in campagna elettorale e intervenire con una riqualificazione senza precedenti dei quartieri periferici, progettando una città sempre più moderna con interventi mirati sulla residenzialità popolare, aree verdi, sicurezza, vie ciclopedonali e a tutela dei beni storici-ambientali. Il progetto presentato si integra e coordina con una visione della città che vuole offrire alla future generazioni uno spazio urbano dal respiro europeo, un ulteriore salto in avanti nella qualità della vita spezzina continuando a investire sulle infrastrutture inclusive, recuperando l’esistente senza alcun consumo ulteriore di suolo, valorizzando le aree verdi e dando una prospettiva di futuro anche a quei quartieri con maggiori difficoltà sociali e economiche. Un progetto che ha interessato più assessorati e Arte La Spezia, in un’ottica di grande sinergia e collaborazione come è giusto che le istituzioni facciano per il bene del proprio territorio».
A seguito di una analisi elaborata dagli uffici competenti, l’amministrazione ha scelto di presentare un’ipotesi di “Progetto diffuso di riqualificazione residenziale e sociale nel territorio urbano del Comune della Spezia” da sviluppare in diversi quartieri della città che presentano alta densità abitativa, carenza di alloggi adeguati per dimensioni e costi, presenza di barriere architettoniche, nonché mancanza di servizi che possano contribuire a uno sviluppo socio-economico delle zone interessate e alla generazione di un contesto urbano inclusivo, in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
La proposta che il Comune presenterà si concretizza attraverso il recupero sostenibile di spazi urbani dismessi, di piccole e medie dimensioni, concentrandosi sui quartieri più periferici senza ulteriore consumo di suolo.
Si prevede di intervenire con circa 2,7 milioni su alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà sia del Comune della Spezia sia di Arte La Spezia, oltre che su due edifici dismessi per riconvertirli in strutture di co-housing sviluppando forme innovative e pilota di convivenza intergenerazionale: si tratta delle ex scuole elementari Fabiano e Melara, per un ammontare di quasi 7 milioni di euro complessivi. Inoltre si interverrà nei vari quartieri interessati dagli interventi sull’edilizia pubblica, con la riqualificazione di spazi, percorsi e aree verdi, anche di collegamento a beni e percorsi di valenza storica e ambientale, con interventi di riqualificazione e incremento dell’accessibilità e della vivibilità seguendo le linee guida contenute nel bando.
In particolare, le linee guida sono:
1) riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale e incremento dello stesso;
2) ri-funzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici e privati anche attraverso la rigenerazione del tessuto urbano e socioeconomico e all’uso temporaneo;
3) miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani e della dotazione di servizi e delle infrastrutture urbano-locali;
4) rigenerazione di aree e spazi già costruiti, soprattutto ad alta tensione abitativa, incrementando la qualità ambientale e migliorando la resilienza ai cambiamenti climatici anche attraverso l’uso di operazioni di densificazione;
5)individuazione e utilizzo di modelli e strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano nonché di processi partecipativi, anche finalizzati all’autocostruzione.
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