Una squadra che Edoardo Rixi, il segretario regionale, ha definito «Forte e coesa». L’obiettivo è dichiarato: essere il primo partito della regione, sicuramente della coalizione.
La Lega Liguria ha presentato ufficialmente i 30 candidati (qui l’elenco) in un evento a cui hanno partecipato sia il sindaco di Genova Marco Bucci, sia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Il sindaco giustifica così la sua presenza: «Lo faccio con chi supporta la nostra visione. Lo farei anche con la sinistra. La Lega ha un’idea di città univoca alla mia. Sono inoltre contento che alcune persone che hanno lavorato con me si candidino, vuol dire che si sta realizzando una crescita, un incremento del livello».
Rimpasto in vista a Genova
Il primo cittadino genovese è già al lavoro per valutare le candidature di coloro che potrebbero sostituire gli assessori che si sono candidati alle prossime regionali in Fratelli d’Italia e Lega, appunto (Balleari, Fassio, Gambino): «Persone che provengono dalla società civile o comunque con poca esperienza politica, ma anche “tecnici”».
«Non abbiamo promesso a tutti di fare gli assessori – afferma Rixi – ma solo definito gli obiettivi per muoverci insieme. Questa è una squadra di medio-alto livello che può governare sin da subito. Oggi votare Lega significa dare due voti: al buon governo del centro destra e del presidente Giovanni Toti e un segnale di sfiducia al premier che ha cambiato bandiera e governo che continua a martoriate nostro paese. Quello di settembre è un voto dal significato politico».
Bucci spinge sul fattore “allineamento”: «I risultati che abbiamo ottenuto non sarebbero stati tali se non avessimo pensato allo stesso modo e collaborato con la Regione. La burocrazia è mantenuta dal disallineamento. Alla fine, per il cittadino, contano i risultati, non l’ideologia o chi è più bravo o cattivo e spero che i candidati facciano proposte per il futuro, non attacchi. Genova ha ricevuto dal primo governo Conte aiuti per 1 miliardo e 800 milioni soprattutto grazie a Rixi. Dal Conte bis non abbiamo ricevuto nulla sino a una settimana fa: i fondi per il trasporto pubblico locale, 470 milioni, una richiesta fatta a fine 2018. Questo mi sembra un gruppo di persone intenzionato a proseguire ciò che si sta facendo, non a gestire il declino, ma la crescita».
«Ognuno porta tutto quello che può – aggiunge Giovanni Toti – l’importante è staccare l’avversario perché la Liguria farebbe pericoloso passo indietro. Mi sembra che in questi cinque anni stiamo allargando il perimetro degli alleati e questi candidati siano un esempio di equilibrio e lungimiranza».