Sovente l’estate porta con sé una domanda: quante ferie spettano alla mia colf?
Le situazioni lavorative sono tante: part time, tempo pieno, orari di lavoro variati o diminuiti da un mese all’altro, periodi non lavorati a causa della pandemia e altro ancora.
La risposta è semplice per chi, datore di lavoro e collaboratore domestico, ogni mese riceve il cedolino paga. Nel prospetto retributivo è infatti sempre evidenziata la situazione delle ferie spettanti, di quelle godute e di quelle residue.
Ben più impegnativo è trovare la risposta per il datore di lavoro che “si fa tutto da sé”, o per il personale domestico che non possiede neppure un pezzo di busta paga alla quale aggrapparsi.
Come risolvere il problema?
Facendo finta che nessun addetto ai lavori ci stia leggendo, proviamo ad arrangiarci da soli, seguendo un percorso per nulla ortodosso ma che ci potrebbe condurre a una soluzione semplice e lecita.
Ricordiamoci solo un numero: 0,083.
Poi facciamo un esempio: collaboratrice domestica assunta il primo gennaio 2020, che ha sempre lavorato (anche nei mesi del Covid) per 20 ore alla settimana, 5 ore al giorno dal lunedì al venerdì, e così fino al 30 giugno 2020. Dal primo luglio intende andare in ferie, con il consenso del datore di lavoro: quante ferie potrà fare?
Primo passaggio: sommiamo le ore che ogni mese, da gennaio a giugno, sono state retribuite e/o lavorate: il risultato indica che il totale delle ore è pari a 525.
Adesso moltiplichiamo il totale delle 525 ore per 0,083.
Il risultato è 43,58, che ci indica quante sono le ore di ferie che il collaboratore ha maturato fino a giugno e che potrà usufruire già dal primo luglio.
Quindi, in ogni caso: facciamo sempre la somma delle ore effettivamente lavorate e /o retribuite (ad esempio le festività), a prescindere dalla tipologia del rapporto (colf o badante, tempo pieno o parziale, con o senza mesi o periodi di assenza per Covid) e moltiplichiamo il totale per 0.083.
Il risultato della moltiplicazione sarà la risposta.