Una crescita a doppia cifra quella di Fos spa, pmi genovese di consulenza e ricerca
tecnologica, attiva nella progettazione e nello sviluppo di servizi e prodotti digitali per grandi gruppi industriali e per la pubblica amministrazione, quotata al segmento Aim di Borsa Italiana spa. Oggi approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 e il progetto di bilancio, con la proposta di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie.
ll valore della produzione si attesta a 12,2 milioni di euro (+25%), i ricavi a 9,7 milioni (+22%), l’Ebitda a 2,2 milioni (+29%), il risultato netto a 0,7 milioni (+60%), la posizione finanziaria netta a +0,6 milioni, contro i -3,1 del 2018.
«Fos ha proseguito in modo positivo nel 2019 il proprio percorso di crescita sia in termini di
mercato che di patrimonio tecnologico – afferma Enrico Botte, amministratore delegato di Fos spa – il mix vincente tra servizi ricorrenti su tecnologie solide e lo sviluppo di nuove piattaforme integrate tra informatica ed elettronica ci permettono di offrire soluzioni veloci, robuste e innovative. Confidiamo nel raggiungimento degli obiettivi strategici per il 2020, sia con riferimento alla crescita per linee interne che per linee esterne. Rileviamo già nei primi due mesi dell’anno ricavi in linea con gli obiettivi di crescita e un miglioramento dei flussi di cassa. L’emergere della pandemia da Covid- 19, pur aumentando l’incertezza generale, non ha frenato gli investimenti in ricerca e sviluppo, alcuni mirati a tecnologie utili al contenimento del contagio. Ancor più in un momento di grande difficoltà siamo impegnati senza sosta nel supporto tecnico alle reti di telecomunicazioni, ai presidi tecnologici sanitari, alle centrali di energia e allo sviluppo di soluzioni per i trasporti, filiere di pubblica utilità per il sistema produttivo nazionale”.
Bilancio consolidato
Il bilancio consolidato riguarda anche T&G Technology and Groupware srl, Fos Greentech srl, Sesmat srl e la controllata lituana Uab Gruppo Fos Lithuania.
Tre le linee di ricavo: Information technology, Communication technology (già
Telecomunicazioni), Engineering and technology transfer (già Ingegneria) oltre allo staff di
struttura che supporta l’operatività dell’intero Gruppo.
Nel 2019, il Gruppo ha continuato la propria crescita registrando un valore della produzione
pari a 12,2 milioni di euro
Sull’Information technology l’incremento è dovuto sia all’ampliamento della base clienti, sia alla maggiore penetrazione sui clienti storici, sia a nuovi clienti nei settori di applicazioni storage e cloud nei datacenter.
Sulla Communication technology l’incremento è dovuto al consolidamento del settore Tlc attraverso l’acquisizione di nuovi clienti e all’ampliamento delle attività al settore del gaming.
Sull’Engineering and technology transfer l’incremento è dovuto all’avvio di nuovi progetti di automazione nati dall’esperienza del settore R&D e dal consolidamento di progetti di innovazione commissionati da clienti diretti e da partenariati su commesse finanziate. Si va dall’agricoltura 4.0 all’ambiente all’healthcare, senza dimenticare energia e industria. Il Gruppo vanta importanti esperienze nello sviluppo di sensoristica intelligente e di reti wireless per il rilevamento di dati, nel design e stampa 3D per test e prototipi, nella progettazione e realizzazione di sistemi di monitoraggio in ambito ambientale e medicale, di sistemi di controllo elettronico per motori navali e quadri di automazione industriale, nello sviluppo di sistemi embedded e soluzioni IoT per l’industria 4.0.
La crescita dell’Ebitda è riconducibile da un lato all’ampliamento del volume d’affari e dall’altro all’efficientamento dei processi, generato da sinergie di costo tra le differenti linee di ricavo. L’Ebitda Adjusted al 31 dicembre 2019 è stato pari a 2,4 milioni di euro con una crescita del 30% rispetto al 31 dicembre 2018 (1,9 milioni di euro). Le poste non ricorrenti sono prevalentemente legate a costi straordinari legati allo sviluppo commerciale.
Il patrimonio netto è pari a 7,5 milioni di euro, in crescita, rispetto al 31 dicembre 2018 (1,8 milioni di euro), per effetto dell’aumento di capitale realizzato in occasione della quotazione sul mercato Aim Italia (5 milioni di euro, di cui 0,6 milioni di euro come aumento del capitale sociale e 4,4 milioni di euro come riserva sovrapprezzo azioni) e dell’utile di periodo (euro 0,7 milioni di euro).
La posizione finanziaria netta, positiva beneficia dei proventi derivanti della quotazione in Borsa, avvenuta il 26 novembre 2019.
La capogruppo ha chiuso l’esercizio 2019 con il risultato netto di Euro 0,3 milioni (euro 0,02 milioni al 31 dicembre 2018).
Il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 di Fos spa presenta un utile pari a 294.989 euro. Il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti di destinare 14.749 euro a riserva legale e 280.240 euro a riserva per utili di esercizi precedenti.
Proposta di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie
Il cda ha anche deliberato di sottoporre all’Assemblea dei Soci la proposta di autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, che viene richiesta per un periodo di 18 mesi, a far data dall’eventuale delibera di approvazione della proposta da parte dell’assemblea, convocata in prima convocazione il prossimo 30 aprile 2020, mentre l’autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie eventualmente acquistate viene richiesta senza limiti temporali per consentire al cda di avvalersi della massima
flessibilità, anche in termini temporali, per effettuare gli atti di disposizione delle azioni.
L’autorizzazione viene richiesta per l’acquisto di azioni proprie, in una o più volte, fino ad un numero massimo che, tenuto conto delle azioni Fos di volta in volta detenute in portafoglio dalla Società e dalle società da essa controllate, non sia complessivamente superiore 2% del capitale sociale della Società, per un controvalore massimo acquistato pari a 350 mila euro.
Il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea che le operazioni di
acquisto di azioni proprie siano effettuate sul sistema multilaterale di negoziazione Aim Italia e che il prezzo di acquisto non debba essere né inferiore né superiore di oltre il 15% rispetto alla media dei prezzi di riferimento registrati dal titolo nelle ultime cinque sedute di Borsa precedenti ogni singola operazione, nel rispetto in ogni caso dei termini e delle condizioni stabilite dalla normativa anche comunitaria applicabile e dalle prassi di mercato ammesse tempo per tempo vigenti.