Cna La Spezia interviene sul Disciplinare dell’area marina protetta delle Cinque Terre in previsione di eventuali modifiche e in modo tale da permettere tempi adatti all’iter autorizzativo delle imprese della nautica. Chiesto per i prossimi giorni un appuntamento con la presidente del Parco Donatella Bianchi per confrontarsi sul tema e sulle proposte emerse.
«Avanziamo per tempo alcune proposte auspicando che possano essere considerate nella stesura del 2020 del Disciplinare dell’area marina protetta delle Cinque Terre – spiega Federica Maggiani, presidente Cna La Spezia – le nostre indicazioni nascono dalla presa d’atto di alcune criticità incontrate dagli operatori della nautica turistica, noleggio e locazione, nelle ultime due stagioni trascorse. Ribadiamo la necessità di definire l’iter autorizzativo entro il 31 dicembre 2019 per poi procedere al Bando per l’assegnazione delle autorizzazioni nel mese di gennaio».
Uno degli aspetti che Cna ha evidenziato riguarda la necessità di dare una risposta in tempi utili alle imprese, basata sulla triennalità anziché sulla annualità, per consentire la programmazione di attività e investimenti anche tenendo conto dei cambiamenti stagionali e dell’ambiente.
«Il primo problema da affrontare e risolvere – precisa Maggiani – è quello di rivedere il requisito del posto barca, trasformandolo dall’attuale vincolo di partecipazione al bando a una ‘condicio sine qua non’ legata al momento in cui il Comune di riferimento completerà l’iter di assegnazione del posti barca, pena anche in questo caso il ritiro dell’autorizzazione».
Altre proposte sono state sollevate nei confronti dei Comuni affinché arrivino a concessioni pluriennali e, se questo non fosse possibile, in modo tale che procedano all’assegnazione dei posti barca e boe non oltre il mese di febbraio.
«Siamo convinti – evidenzia Maggiani – che un’azione concreta del Parco in tal senso aiuterebbe il processo di messa a regime di quest’iter. Bisogna evitare il caos a cui abbiamo assistito in questi due anni ovvero la corsa ad avviare imprese di noleggio e locazione, con il rischio che il settore anziché fare un salto di qualità, si livelli verso il basso e che lo spazio di convivenza di queste attività cominci a essere troppo stretto».
Sulla questione relativa ai permessi, Cna solleva anche il problema relativo all’articolo 22 del Regolamento auspicando per lo stesso la possibilità di individuare due iter autorizzativi distinti: un numero massimo per le imprese ricadenti nell’Amp cui assegnare secondo i criteri della eco-sostenibilità i posti barca; fissare un numero massimo di permessi giornalieri di entrata nell’Amp per le imprese non ricadenti/residenti, da assegnare con modalità ancora da decidere con il pagamento di un ticket.
«Proponiamo, inoltre – dichiara Maggiani – che la possibilità di turnazione venga estesa anche ai natanti, trovando la modalità di una immediata riconoscibilità degli stessi».
Infine la Cna ha richiesto che in relazione alle modalità di presentazione dell’istanza si assuma la prassi che la normativa imponga in presenza di bandi pubblici l’invio di documentazione via pec o per raccomandata postale.