I titoli della della difesa e delle costruzioni, spinti dal consenso dei Verdi al grande piano di investimenti per le infrastrutture e il riarmo della Germania deciso nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz, ha sostenuto le Borse europee che, nonostante l’incertezza sui dazi e sulla guerra in Ucraina e il dato negativo proveniente dagli Usa, dove a marzo la fiducia dei consumatori è crollata ai minimi da 29 mesi, hanno chiuso in netto rialzo. Milano segna +1,73%, Madrid +1,43%, Francoforte +1,86%, Londra +1,05%. Spread Btp/Bund sui 106 punti (variazione -1,48%, rendimento Btp 10 anni +3,94%, rendimento Bund 10 anni +2,88%).
A Piazza Affari boom di Iveco (+7,18%), Leonardo (+7,13%), Buzzi (+7,00%), Telecom (+6,19%). In coda Diasorin (-2,67%).
L’euro vale 1,087 dollari (ieri in chiusura a 1,086) e 161,28 yen (160,54), il dollaro-yen è pari a 148,28 (147,97). Il Bitcoin, sul mercato criptovalutario passa di mano a 84.271,3 dollari (+4,3%)
In rialzo il petrolio, con il Wti a 67,05 dollari al barile (+0,7%) e il Brent 70,39 (+0,7%). Il gas è stabile a 42,3 euro (+0,7%). L’oro calato leggermente: i future scambiano a 2.997,51 e il contratto spot a 2.997,51.