Un convegno dedicato al futuro del giornalismo e dell’informazione, organizzato da Effecinque e Formica Blu, in memoria della figura di Franco Carlini, storico pioniere del giornalismo digitale e grande maestro di una generazione di creatori di contenuti per il web. Chip and Salsa (seconda edizione) si è tenuto nell’auditorium dell’Acquario di Genova.
L’incontro, patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti e da molti soggetti pubblici e privati, è stata un’occasione preziosa per comprendere le nuove tecnologie per l’informazione e la possibilità di adottarle nel lavoro quotidiano del professionista dell’informazione, per dare atto a una vera trasformazione della professione giornalistica, che vede una crisi strutturale della gerarchia delle fonti e un cambiamento profondo nel comportamento medio dei lettori rispetto alle news.
Autorevoli e globali esperienze giornalistiche e buone pratiche di uso strategico delle tecnologie, possono allora aiutare i professionisti a ottenere l’attenzione dei lettori, in un mondo sempre più popolato da microeditori, saturo di rumore di fondo che distorce continuamente la realtà dei fatti in un labirinto di dati (i famigerati big data) in cui normalmente il lettore comune si perde.
Il programma dell’evento, ricco di grandi nomi del giornalismo digitale, ha previsto speech più lunghi su temi di grande giornalismo, come l’inchiesta sui Panama Papers (che ha aperto il convegno grazie al contributo di Alessia Cerantola, tra i giornalisti dell’inchiesta e inviata per Report) e il tema della gestione della news relativa al crollo del Ponte Morandi a Genova, con l’intervento di Jeremy White, giornalista del New York Times, che ha seguito l’evento e ne ha dato notizia attraverso un esempio di giornalismo immersivo che ha fatto il giro del mondo. Nell’ambito dello stesso panel – moderato dalla giornalista Anna Masera – è intervenuto, insieme al giornalista americano, il caporedattore del Secolo XIX Giovanni Mari, che ha raccontato le difficili ore dell’emergenza dal punto di vista della redazione del quotidiano locale.
Insieme a questi interventi il convegno è stato impreziosito da interventi più brevi, spesso legati a casi di studio o a ricerche in atto, in grado di spiegare strumenti e metodi applicabili per rendere più coinvolgente un articolo, attraverso l’uso delle immagini a 360°, grazie all’impiego della realtà virtuale, della realtà aumentata e delle tecniche di compilazione delle notizie attraverso l’uso dei big data. Grande spazio è stato dato alle tecniche di visualizzazione delle notizie, sempre più fondamentali per semplificare la conoscenza dell’informazione al lettore e sempre più interattive, grazie ai continui passi avanti della ricerca.