Una nuova campagna solidale che toccherà anche i porti di Genova e La Spezia quella di Fondazione Tender to Nave Italia onlus (costituita da Marina Militare Italiana e Yacht Club Italiano).
Anche quest’anno 22 associazioni salperanno a bordo di Nave Italia, alternandosi fino al 19 ottobre.
La Fondazione sviluppa ogni anno progetti educativi e riabilitativi a bordo di Nave Italia che, con i suoi 61 metri, è il più grande brigantino al mondo, con lo scopo di promuovere lo sviluppo umano attraverso la vita di mare e la navigazione. L’obiettivo di fondo è abbattere il pregiudizio sulla disabilità e l’esclusione sociale di soggetti disabili o vittime di disagio sociale.
Mariella Enoc, oggi nominata la nuova presidente della Fondazione Tender to Nave Italia, dice: «La mission della Fondazione è contribuire al superamento dei pregiudizi sull’esclusione sociale e sulla disabilità attraverso la scoperta di potenzialità ancora sconosciute. Crediamo che esclusi ed emarginati, bambini o adulti resi fragili da disabilità o altre forme di disagio siano soggetti capaci di risposte attive, espressione di energie inattese e nuove consapevolezze sul proprio valore di persone. Il mare e la navigazione a vela sono strumenti straordinari per portare avanti questa missione».
La Fondazione Tender To Nave Italia Onlus promuove dal 2007 numerosi progetti di solidarietà a favore di associazioni non profit, onlus, scuole, ospedali, servizi sociali, aziende pubbliche o private che sostengono azioni inclusive verso i propri assistiti e le loro famiglie. Accoglie i progetti relativi alle seguenti aree di intervento: disabilità (progetti di inclusione, integrazione e riabilitazione di persone disabili e delle loro famiglie), salute mentale (progetti di abilitazione, riabilitazione di persone affette da malattia o disagio psichico. Un potente stimolo a ricominciare a sperare); disagio sociale familiare e scolastico (progetti volti a prevenire l’abbandono scolastico, il disagio familiare, la delinquenza, l’abuso e l’utilizzo di sostanze).
Il comitato scientifico della Fondazione seleziona i migliori progetti pervenuti e ne coordina la realizzazione nelle tre fasi previste dalla metodologia: prima, durante e dopo l’imbarco su Nave Italia.
Nel 2018 sono stati imbarcati su Nave Italia 316 partecipanti ai progetti (155 area disabilità, 37 area salute mentale, 124 area disagio famigliare e scolastico) con 112 operatori coinvolti. I protagonisti a bordo sono bambini, adolescenti e adulti con disabilità, disagio psichico o disagio sociale e famigliare, che hanno ogni giorno grandi ostacoli da affrontare e che a bordo riconquistano la fiducia in sé stessi, attraverso un’esperienza che unisce l’amore per il mare all’amore per la vita. A bordo non esistono differenze, ogni persona arricchisce l’altro con la propria originalità e le emozioni si trasformano in ricordi indelebili nel tempo, che accompagneranno questi ragazzi “speciali” nella loro vita futura.