Orsero spa ha perfezionato un’operazione di rifinanziamento del debito a medio-lungo termine della capogruppo Orsero e della sub-holding GF Distribuzione srl (Gfd).
In particolare, Orsero ha sottoscritto un contratto di finanziamento chirografario a medio-lungo termine (2018-2024) dell’importo di 60 milioni di euro con un pool di primari istituti di credito europei costituito da Intesa Sanpaolo spa, Banco Bpm spa, Crédit Agricole – Carispezia spa, Caixa Bank sa, Banco Santander sa (il “Finanziamento in pool”), con un periodo di preammortamento fino al 30 giugno 2019, per il quale Banca Imi spa ha agito sia in qualità di banca agente e Bookrunner sia, con Banco Bpm spa, di Mandated Lead Arranger (Mla).
Orsero ha emesso Senior unsecured notes per un importo pari a 30 milioni di euro con scadenza in data 4 ottobre 2028 (il bond), collocate in private placement a società e fondi di investimento appartenenti a Pguim Inc., società di The Prudential Insurance Company of America (Pricoa), il cui rimborso dovrà avvenire in 6 rate annuali a partire dal 4 ottobre 2023.
L’importo complessivo di tali accordi, 90 milioni di euro, sarà destinato per circa 79 milioni al rimborso di 2 finanziamenti a medio termine precedentemente concessi a Orsero e a Gfd, che hanno una durata media residua di circa 3 anni. La somma rimanente, pagate le commissioni e gli oneri legati alla operazione di rifinanziamento, resterà nelle disponibilità del Gruppo.
L’operazione di rifinanziamento consente al Gruppo di: rimodulare la durata complessiva dell’indebitamento a medio termine, allungandola rispetto ai finanziamenti esistenti e fornendo anche nuove risorse finanziarie per la prosecuzione del percorso di crescita; concentrare i rapporti di finanziamento su un limitato gruppo di Istituti nazionali e internazionali con i quali intrattenere relazioni strategiche e di lungo periodo; diversificare le fonti di finanziamento e stabilizzare nel medio lungo termine il costo del debito.
Matteo Colombini, amministratore delegato e Cfo di Orsero, commenta: «Si tratta di un’operazione strategica che ci rende orgogliosi per il risultato conseguito e per la fiducia accordataci da parte di Istituzioni finanziarie di primario livello. Il Gruppo in questo modo si assicura una struttura patrimoniale e finanziaria molto bilanciata con una porzione di debito a medio-lungo termine che abilita ulteriormente il percorso di crescita sostenibile che abbiamo iniziato con la quotazione in Borsa del 2017. In termini operativi potremo beneficiare di una ancor migliore gestione della tesoreria grazie alle caratteristiche del rifinanziamento che consente da un lato l’allungamento della duration delle linee di credito e dall’altro di accedere a nuove risorse per gli investimenti».
Per Colombini «sotto il profilo della diversificazione delle fonti e dei tassi, il Gruppo ha costruito l’operazione ricorrendo sia al credito bancario a tasso variabile con parziale copertura al fisso, valorizzando e consolidando le relazioni con importanti banche italiane e internazionali, sia emettendo un prestito obbligazionario decennale in private placement a tasso fisso con una primaria istituzione americana, traendo beneficio dalle attuali condizioni dei mercati monetari».