«Siamo d’accordo con il governo, hanno capito che alcune prerogative spettano agli enti locali. Abbiamo messo la possibilità di lavorare in deroga per finanziare l’accelerazione dei progetti infrastrutturali, abbiamo carta bianca, via 30 giugno sarà la prossima apertura, le ferrovie stanno già lavorando, spero di riuscire ad avere presto una comunicazione tra la val Polcevera Nord e Sud». Il sindaco di Genova Marco Bucci commenta l’incontro di ieri con il governo sul decreto Genova a margine dell’inaugurazione della via della Superba. Un po’ di preoccupazione la dà il montaggio dei sensori: «C’è qualche problema in più – conferma Bucci – domani è prevista una riunione per velocizzare i tempi, ma non posso dare una data precisa». Nel decreto inserita anche una deroga importante: «Possiamo assumere le persone con il nostro budget – dichiara il sindaco – soprattutto ci concentreremo su polizia locale, autisti di autobus e di treni».
«Non è che tutte le volte che è caduto un ponte si sono fatti decreti specifici, ovvio che questo evento ha un plus per il fattore umano, con 43 vittime, ma anche infrastrutturale – dice Edoardo Rixi viceministro delle Infrastrutture e trasporti- probabilmente la strada della Superba verrà utilizzata anche successivamente alla ricostruzione del ponte, un modo per mettere a sistema pezzi di infrastrutture e collegarli tra loro. In queste settimane c’è stato un ottimo lavoro di collaborazione da parte di tutti, ringrazio il commissario di Ilva e i terminalisti privati genovesi, che hanno deciso, senza contropartita, di autorizzare subito il passaggio».
Oggi a Genova anche due commissioni parlamentari a Palazzo San Giorgio, sede dell’Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale: «Ciò è un bene per far capire a tutti l’importanza strategica non solo di un ponte, ma della situazione delle infrastrutture che mettono in crisi il primo sistema logistico italiano, chi non è di Genova potrà capire così sino in fondo il problema».
Sul commissario alla demolizione e ricostruzione Rixi non si sbilancia: «Oggi c’è Giovanni Toti che resta in funzione, il cantiere è ancora sotto sequestro della procura, nel frattempo la prossima settimana sarà nominato il commissario. Il fatto che ancora oggi non ci sia il nome non è un problema politico, oggi non ci sono temi aperti, l’accordo è stato trovato ieri ascoltando Comune e Regione. Il governo ha semplicemente le spalle più larghe per il rapporto con Autostrade, inoltre può intervenire con la finanza pubblica».
Rixi è sicuro: «Il ponte lo ricostruirà lo Stato attraverso un’Ati, attraverso delle aziende e si assumerà la responsabilità delle scelte su chi andrà a lavorare sul ponte».