Il sindaco, in testa, tira la corsa, gli assessori seguono sgranati, qualcuno a poca distanza, altri con distacchi notevoli. È l’impressione che dà oggi la giunta comunale genovese a un anno dalla partenza. Per vederci più chiaro prendiamo in esame i singoli assessori e diamo loro un voto. Anzi, due voti: uno per la comunicazione e l’altro per l’attività amministrativa. Con un’avvertenza: la comunicazione in politica non è qualcosa di secondario, esornativo, fa parte della sostanza. Il ministro che taglia il nastro per inaugurare un ponte, una strada, eccetera non è un pavone, sta facendo il suo mestiere: non basta costruire il ponte, bisogna fare sapere ai cittadini che è stato costruito, e perché, e come. Giudichiamo il ministro (o il sindaco, o l’assessore) dalla funzionalità della struttura realizzata ma anche da come ha saputo farla capire, da come ha affrontato i vari comitati “No Ponte”, “No Strada”, “No Vicoletto”, e via dicendo.
E veniamo al primo della lista, il sindaco Marco Bucci. Per quanto riguarda una delle questioni cruciali del suo ciclo amministrativo, quella delle società partecipate, in particolare Amiu, Amt e Aster, già in campagna elettorale Bucci aveva dichiarato che queste società, svolgendo funzioni di interesse pubblico, sarebbero rimaste pubbliche. È un’impostazione che non ci convince, ma qui valutiamo fatti e non teorie, e sulla base dei fatti il giudizio non può che restare sospeso.
La volontà di mantenere in house le aziende ha assicurato per ora rapporti distesi con sindacati e lavoratori ma, nel caso di Amt, i conti restano difficili. Il piano di mobilità, con bus elettrici entro il 2025, ritorno dei tram e prolungamento della metro, è molto ambizioso.
In fatto di rifiuti, sembra che, se i genovesi non si impegneranno con più entusiasmo nella differenziata, l’anno prossimo aumenterà la Tari. Logico, ma a chi spetta convincere i cittadini a fare la differenziata? Altra domanda: chi realizzerà gli impianti necessari? (Non va dimenticato, comunque, che un anno fa Amiu rischiava di portare i libri in tribunale o di fare un aumento della Tari da capogiro).
Tra gli attivi vanno messi i primi interventi nell’urbanistica, la riduzione delle tariffe nella Blu Area, la ripartenza del progetto per il waterfront, una sterzata in fatto di decoro urbano e vivibilità del centro storico.
Più in generale, Bucci ha portato nell’amministrazione una mentalità nuova, la focalizzazione sui risultati più che sui processi (è stato per anni al vertice di una multinazionale), una forte carica di energia. Basti sentire, in proposito, la presidente di Ucina, Carla Demaria, quando parla della collaborazione ottenuta dalla giunta genovese per realizzare il salone nautico. E basti pensare a Euroflora. La manifestazione è stata in buona misura un successo personale del sindaco, che l’ha voluta contro le perplessità di molti, comprese le associazioni di categoria, e i proclami del Pd sul rischio di una mostra floreale di serie B e conseguente svalutazione del marchio. «Il marchio si svaluta – aveva replicato Bucci – se lo teniamo per decenni nel cassetto». Euroflora è riuscita bene, con grande affluenza di pubblico nonostante qualche giorno di pioggia. Scommessa vinta. Da notare che Bucci non era affatto obbligato a scommettere: non aveva bisogno di un colpo d’ala, l’opinione pubblica era ed è ancora dalla sua parte, la luna di miele continua.
In fatto di comunicazione il sindaco non sembra dare il meglio di se stesso. Ha condotto la campagna elettorale con uno slogan, “Genova è una città meravigliosa”, che potremmo definire per cortesia poco brillante, il suo massimo exploit comunicativo è l’espressione “Basilicon Valley” a proposito dell’high tech genovese.
Voti Comunicazione: 6; Amministrazione: 9
Per il rendiconto completo dell’attività di tutti gli assessorati, senza giudizio (i nostri articoli di opinione sono ben evidenziati dal microscopio a inizio articolo per indicare i “punti di vista”, ecco il link)
Stefano Balleari
Vicesindaco, assessore alla Mobilità e al Trasporto pubblico locale, Balleari come comunicatore sa il fatto suo. Gentile, cordiale nei rapporti personali, con uno stuolo di follower che amplifica sui social media ogni suo messaggio, riesce in genere a far sapere e a valorizzare quello che fa. Il problema è che cosa fa e soprattutto potrà fare. Vale per lui quanto osservato a proposito del sindaco in fatto di mobilità. Conti difficili (lo sono sempre stati), piano ambizioso. L’orizzonte non è del tutto sereno ma è presto per dare un giudizio.
Voti Comunicazione: 7; Amministrazione: 6
Paola Bordilli
Assessore al Turismo, al Commercio e all’Artigianato. Con una lunga esperienza in Confartigianato Liguria, Bordilli si muove bene nel mondo delle piccole imprese, dove è molto conosciuta e molto presente. È anche attiva nella comunicazione. Insieme al sindaco ha partecipato in prima persona all’impresa di Euroflora e ne porta sul petto la medaglia.
Il suo assessorato ha messo a punto un provvedimento che disciplina le attività commerciali nel centro storico. Lo scopo è favorire lo sviluppo di una rete commerciale che punti sulla tipicità e sui marchi di qualità e costituisca un’attrattiva dal punto di vista turistico ma certi divieti, come quelli delle attività di macelleria e polleria che vendono prodotti non di origine italiana, secondo alcuni vanno contro i principi di libertà di impresa e di concorrenza, limitano le possibilità di scelta del consumatore e potrebbero essere oggetto di ricorsi vincenti.
Voti: Comunicazione: 7; Amministrazione: 6
Matteo Campora
Assessore all’Ambiente, all’Energia, ai Rifiuti, ai Servizi Civici e all’Informatica. Ha esperienza politica e si vede. Per Campora, come per Balleari, il bello deve ancora venire. Il primo esame sarà la quota di differenziata raggiunta. Intanto, la città in alcune parti è più pulita. In altre no.
Voti: Comunicazione: 6; Amministrazione: 7
Simonetta Cenci
Assessore all’Urbanistica e al Demanio, Simonetta Cenci è entrata in giunta a settembre. Si occupa di pianificazione territoriale a carattere generale e attuativi – edilizia privata – attuazione di grandi progetti infrastrutturali e di riqualificazione urbana – rapporti con il piano regolatore portuale. Di tutto questo finora non si è visto moltissimo a Genova, sicuramente di più all’estero, con la presentazione dei progetti a manifestazioni come il Mipim.
Voti: Comunicazione: 5; Amministrazione: 5
Paolo Fanghella
Assessore ai Lavori Pubblici, alle Manutenzioni e alle Politiche per lo sviluppo delle vallate, Fanghella ha avuto una fiammata con Euroflora. I lavori di adattamento dei Parchi di Nervi per Euroflora sono stati effettuati da Aster, che fa capo al suo assessorato. Impresa andata a buon fine, più problematica la gestione post evento. L’assessore spesso esce dalla zona di rilevamento dei radar, soprattutto dalle vallate.
Voti: Comunicazione: 5; Amministrazione: 5
Francesca Fassio
Assessore alle Politiche educative e dell’istruzione e alle Politiche socio-sanitarie. Alcune sue decisioni sono state oggetto di critiche e qualche polemica. Si dice che sia energica e attiva. Conosce bene il mondo del terzo settore, dove opera senza guardare in faccia a nessuno. Pare si sia fatta molti nemici, ma questo non è necessariamente un dato negativo, anzi.
Voti: Comunicazione: 5; Amministrazione: 6
Stefano Garassino
Assessore alla Sicurezza, alla Polizia locale, all’Immigrazione e al Centro Storico.
La Lega, è noto, anche a Genova ha giocato la campagna elettorale sui temi della sicurezza, del decoro urbano, dell’immigrazione. Ha vinto e ha voluto un suo assessore in materia. La città, però, non era il Far West insidiato da indiani e banditi come a volte veniva rappresentata, e comunque l’amministrazione comunale non dispone dei poteri degli sceriffi.
Garassino sconta questo scarto tra realtà e rappresentazione, e fa del suo meglio.
Non c’erano gravi problemi di ordine pubblico ma di decoro sì. L’area tra Sottoripa e l’Acquario, nel cuore turistico della città, era tutta un’esposizione di merce raccattata nei bidoni della spazzatura o sottratta dai punti raccolta della Caritas e messa in vendita da poveretti (in genere stranieri ma non solo) per altri poveretti. Un fenomeno sconcertante di cui la giunta Doria non riusciva inspiegabilmente a venire a capo. Politici di livello nazionale (del centrodestra) accorrevano e dispensavano pareri. Il mercatino era poi stato spostato di qualche centinaio di metri e ridotto ma non era sparito.
Dal Galeone, a fianco dell’Acquario, andando verso Ponente, fino al Museo Galata, il turista era invece accompagnato da una scia variopinta di merce contraffatta.
Tutto questo non c’è più o c’è molto meno. Il centro storico rimane con i problemi di sempre ma chi ci vive nota lo sforzo fatto per tenerlo sotto controllo. Si vedono coppie di vigili urbani in tuta blu e anfibi che svolgono compiti di polizia locale, pattugliano i vicoli e se è il caso intervengono. Questo nel centro. Nei quartieri più problematici delle delegazioni non sembra sia cambiato molto. Del resto, non c’è lo sceriffo e, anche se l’organico della polizia locale è stato potenziato, le giacche blu scarseggiano.
Voti: Comunicazione: 6; Amministrazione: 7
Pietro Piciocchi
Con delega al Bilancio e al Patrimonio, è forse, tra gli assessori, la punta di lancia.
Può vantare successi come le operazioni di rinegoziazione del debito con Cassa depositi e prestiti e istituti privati che complessivamente hanno liberato risorse per una ventina di milioni di euro, ha rimesso in discussione i rapporti finanziari con il governo (stima di recupero di oltre 5 milioni di euro di trasferimento dallo Stato rispetto alle previsioni), ottenuto il riconoscimento di 13 milioni di euro dal ministero dell’Interno per recupero di minori gettiti di tributi, in aprile ha portato in approvazione il rendiconto 2017 del Comune con un avanzo di oltre 50 milioni di euro sul conto capitale e di 20 milioni di euro sulla parte corrente del bilancio. Un’attività notevole, non molto comunicata.
Voti: Comunicazione: 6; Amministrazione: 8
Elisa Serafini
Assessore al Marketing Territoriale, alla Cultura e alle Politiche per i giovani. Ottima comunicatrice, conosce bene social media e web marketing e sa gestirli. Con lei il sito visitgenoa, radicalmente rinnovato, ha registrato +34% di visite. Serafini può vantare anche la raccolta di due milioni di euro da fondi privati per finanziare le attività culturali, 14 missioni internazionali di marketing territoriale, la buona riuscita di alcuni eventi per giovani. Lavora al ritorno dei Balletti di Nervi nel 2019. Oggetto di polemiche la sua gestione del Museo Villa Croce. Il suo profilo politico-culturale, di matrice liberale, non sembra in sintonia con l’attuale orientamento della Lega, giuramenti con il rosario in mano e suggestioni protezionistiche. Ma questo non ha a che fare con la sua attività amministrativa.
Voti: Comunicazione: 8; Amministrazione: 7
Giancarlo Vinacci
Assessore allo Sviluppo e alla Promozione economica della città
Ha puntato su Blue economy e Silver economy – e l’inizio è promettente – e sui progetti europei per ottenere risorse. Può vantare 11 progetti approvati, 8 in attesa di valutazione e 4 in fase di presentazione. Buon comunicatore.
Voti: Comunicazione: 7; Amministrazione: 6,5
Arianna Viscogliosi
Assessore al Personale, alle Pari opportunità e ai Diritti. Di lei ufficialmente si sa poco, probabilmente non è ossessionata dalla comunicazione. Porta avanti il suo lavoro in una situazione non facile, tra un sindaco-manager che vuole risultati da una parte e sindacati e burocrazia dall’altra. Difficile giudicarla.
Voti: Comunicazione: 5; Amministrazione: n.c.