Chiudono contrastate le Borse europee, in attesa delle trimestrali Usa e mentre gli indici americani scambiano in lieve flessione, appesantiti anche dal dollaro in ribasso.Tra i dati macro, da segnalare l’accelerazione, la prima da sette anni, del pil cinese nel 2017 (+6,9%). Il Dax di Francoforte segna +0,7%, il Cac 40 di Parigi +0,02, il Ftse 100 di Londra -0,3%), l’Ibex 35 di Madrid -0,6%.
Milano chiude con Ftse Italia All-Share a 26.044,04 punti (+0,43%) Ftse Mib a 23.630,81 punti (+0,49%)
A Piazza Affari spicca Stm (+3,8%), bene anche Banca Generali (+2,2%) e Azimut (+2%), nei servizi finanziari oltre e Moncler (+2,2%) e Fca (+1,9%). In rosso le utilities dopo i rialzi delle ultime sedute, in particolare Snam (-1,4%) e Terna (-1,1%).
Sul Forex, l’euro risale a 1,224 dollari mentre il cambio fra dollaro e yen va quota 111. In rimonta le cripto valute dopo il recente selloff, con Bitcoin che torna in area 11.600 dollari.
Tra le materie prime l’oro va a 1.331 dollari l’oncia, il petrolio scambia sui livelli della precedente chiusura, con Wti e Brent rispettivamente a 64 e 69,3 dollari al barile, dopo i dati Eia che hanno mostrato un nuovo calo delle scorte di greggio americane (-6,8 milioni).
Il rendimento del Btp decennale scende nuovamente sotto il 2%, a 1,97%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in calo a 140 punti base.