Chiudono ancora positive le Borse europee, il Dax di Francoforte segna +1,2%), il Cac 40 di Parigi +1,1%), l’Ibex 35 di Madrid +0,8%) e il Ftse 100 di Londra +0,4 per cento. Milano termina con Ftse Italia All-Share a 25.162,04 punti (+1,07%) e Ftse Mib a22.762,29 punti (+1,11%). I listini europei sono stati sostenuti dall’apertura di Wall Street, con Dow Jones e S&P 500 a +0,3-0,4% e il Nasdaq a +0,6 per cento, dopo la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro di dicembre a cura del Bureau of Labour.
I dati macro Usa nel complesso non dovrebbero indurre la Fed a modificare il piano di rialzo dei tassi per il 2018. La tendenza spinge il cambio euro/dollaro in ribasso a 1,2035 e il dollaro/yen in area 113,2.
A Piazza Affari prosegue il rally di Fca (+6,35%), che a approfitta anche dell’upgrade sul titolo da parte di JP Morgan, a “overweight” da “neutral”, con target price alzato a 21 euro da 14,6 euro. Acquisti anche su Exor (+3,2%), Brembo (+2,6%), Pirelli (+2,5%) e Atlantia (+2%), oltre alle utilities Enel (+1,9%) e Terna (+1,8%). Deboli le banche.
Tra le materie prime le quotazioni del petrolio arretrano dai massimi di oltre tre anni toccati ieri, con Wti e Brent in calo rispettivamente a 61,3 e 67,5 dollari al barile, mentre l’oro scambia a 1.320 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp decennale scende, per la prima volta nel 2018, sotto il 2% a 1,99%, con uno spread dal Bund in flessione a 155 punti base.