Punta a essere il primo produttore di zafferano della Liguria ma prima ancora che alla quantità guarda alla qualità la Cooperativa Ghinghinelli, sede legale e laboratori a Davagna, coltivazioni in Val Bisagno, a Fontanegli.

«Il nostro – dichiara a Liguria Business Journal Alberto Airenti, presidente della cooperativa agricola Ghinghinelli, nata nel 2016 – è il primo zafferano biologico prodotto tra Varese Ligure e Montecarlo e il primo certificato dalle Camere di commercio come Zafferano Genova Gourmet, non a caso ci hanno chiesto di scrivere il disciplinare di produzione dello Zafferano genovese.
«Il nostro core business – precisa Airenti – riguarda la ristorazione di alto livello e la clientela di nicchia, che raggiungiamo attraverso i negozi specializzati. Vendiamo in area genovese e ligure e siamo a Parigi con alcuni ristoranti. In Liguria a produrre zafferano siamo sette aziende, nel Comune di Genova siamo in quattro, tutte microproduzioni, noi siamo la più importante come dimensione, e il nostro obiettivo è essere il più grosso zafferaneto della regione».
Aumentare i volumi produttivi e di vendita ma attraverso la qualità. «Puntiamo sulla qualità per affermarci sempre più e lo spazio c’è, il mercato è in espansione, in Italia si importano 20 tonnellate di zafferano all’anno e se producono soltanto 600 kg. Noi quest’anno abbiamo dovuto triplicare la superficie produttiva per fare fronte a tutte le richieste. Certo, è una produzione non facile, per un grammo di zafferano ci vogliono almeno 150 fiori, e un bulbo di medie dimensioni produce da tre a cinque fiori in 25 – 25 giorni tra ottobre e novembre. Tutto sommato, lo zafferano è più costoso dell’oro».
La cooperativa Ghinghinelli impiega quattro giovani sotto i 40 anni che stanno riportando in vita sette ettari di terreno abbandonato nel primo dopoguerra nel territorio di Fontanegli.