Rischi e opportunità, entusiasmo e preoccupazione, cambiamenti già in atto che possono portare tanto disastri come nuova crescita. È lo scenario che ci spalancano le nuove tecnologie e la convergenza tra avanzata del digitale ed e-commerce. Il gruppo Giglio, prima società di e-commerce 4.0 quotata alla Borsa di Milano e guidata dal genovese Alessandro Giglio ci propone una riflessione sul tema con la mostra “Ibox: la nostra vita 4.0”, aperta al pubblico al Palazzo della Meridana di Genova dal 23 ottobre al 26 novembre.
La mostra è un viaggio nell’ecosistema digitale che, da qui ai prossimi cinque anni, ci condurrà a un cambiamento sociale, economico, culturale attraverso le tecnologie più all’avanguardia. L’esposizione sarà suddivisa in quattro sale, nelle quali i visitatori potranno ripercorrere il progresso tecnologico degli ultimi dieci anni, per poi essere accompagnati e proiettati nel prossimo futuro, in un’esperienza emozionale unica e ormai inevitabile che sta per stravolgere le nostre abitudini e i nostri schemi professionali. Non solo e-commerce 4.0, ma anche studi virtuali, realtà aumentate e innovazioni tecnologiche che possono rendere più spettacolare l’impatto delle immagini e delle emozioni per i visitatori, i quali potranno confrontarsi e provare direttamente gli strumenti di sincronizzazione tra tv e mobile in un’esperienza unica di fusione tra utente e consumatore.
«C’è chi la definisce la quarta rivoluzione industriale, chi più semplicemente “la nostra vita 4.0” − commenta Alessandro Giglio − fatto sta che i modelli di business da qui a cinque anni verranno completamente stravolti, assisteremo alla trasformazione del mondo del lavoro e delle città, dove molte vie non avranno più ragione di esistere così come sono pensate perché lo shopping sarà sempre più online. L’utente potrà acquistare in tempo reale il prodotto che vede in tv o in streaming. Si stanno creando ora i presupposti per un cambiamento profondo. Ci auguriamo che il cambiamento sia per il meglio, ci sono rischi e opportunità».
A provocare questa rivoluzione sono l’avanzata del digitale e delle-commerce che sta cambiando le nostre abitudini di acquisto.
«Ogni giorno nel mondo – precisa Giglio – fallisce una catena di distribuzione. Spariranno anche molti negozi di vicinato, si salveranno soltanto i punti vendita in grado di offrire esperienze, emozioni, e in linea di massima merci che è necessario vedere di persona. Quindi chi vende vestiti o altre cose di pregio che bisogna prendere in mano, che bisogna toccare, rimarranno, come rimarranno i negozi di pesce o carne fresca ma, per esempio, le conserve, i pacchi di pasta, i detersivi e tantissime altre merci passeranno sempre più attraverso l’e-commerce, mettendo fuori gioco tanto i negozi di vicinato quanto la grande distribuzione organizzata».
Di fronte a questa evoluzione del mercato «Bisogna creare nuovi meccanismi. Finora si è detto: bisogna fare in modo che la merce arrivi mezz’ora dopo la richiesta del cliente. Bisogna farla arrivare mezz’ora prima della richiesta. È possibile, noi del gruppo Giglio lo facciamo già per alcuni clienti, incrociando i loro dati relativi alle vendite, alle giacenze, alle scelte de loro acquirenti siamo in grado di fornire indicazioni per la programmazione delle forniture e del riassortimento».
La mostra sarà quindi «l’occasione per presentare gli strumenti che permettono questa rivoluzione e riflettere insieme con gli ospiti su ciò che sarà la nostra vita tra cinque anni e vedere se i vari punti di vista possono convergere verso soluzioni. Disastri e opportunità, ci sono diverse possibilità, l’unica cosa che non si può fare è non fare scelte».