Chiudono con rialzi frazionali le Borse europee una seduta calma, priva di stimoli macroeconomici significativi. L’attenzione degli operatori finanziari è puntata sul prossimo meeting della Federal Reserve Usa che inizierà domani e si concluderà mercoledì. Non sono previsti ritocchi dei tassi di interesse, mentre potrebbero essere rilasciati commenti sull’impatto economico dei recenti uragani e sull’outlook relativo a Pil e inflazione.Il Ftse 100 di Londra segna +0,5%, il Cac 40 di Parigi +0,3%, il Dax di Francoforte +0,3%. Milano termina con Ftse Italia All-Share a 24.640,39 punti (+0,62%) e Ftse Mib a 22.364,74 punti (+0,61%).
A Piazza Affari brillante performance di Telecom Italia (+4,7%), con Vivendi che ha presentato la notifica al Governo italiano sul tema del controllo della società, ai fini della normativa sul golden power. Si ipotizza la scissione di Telecom in due realtà quotate in Borsa e controllate da Vivendi al 23,94%. Molto bene anche Stm (+2,5%) e Ferrari, +2,4% nonostante la delusione del Gp di F1 di Singapore. In rialzo Leonardo (+1,8%) e Fca (+1,5%).
Sul Forex l’euro/dollaro oscilla in area 1,1945, mentre il dollaro/yen resta sui massimi da fine luglio a 111,5, condizionato dalla possibilità di elezioni anticipate nel Sol Levante e dall’attesa per la riunione di giovedì della Bank of Japan. Il cambio sterlina/dollaro viaggia a 1,352, mentre il cross euro/sterlina è tornato a 0,884.
Tra le materie prime, l’attenuarsi delle tensioni a livello internazionale e la rimonta del dollaro hanno spinto l’oro al ribasso a quota 1.308 dollari l’oncia. Frena anche il petrolio in seguito alla riapertura delle raffinerie colpite dall’uragano Harvey. Brent e Wti arretrano di oltre un punto percentuale, rispettivamente a 54,9 e 49,3 dollari al barile.
Sull’obbligazionario spicca il crollo dei rendimenti dei titoli decennali portoghesi (-36 bp al 2,39%) dopo che Standard & Poor’s ha migliorato il rating sovrano del Paese da ‘BB+’ (investment grade) a ‘BBB-‘ con outlook stabile. Poco mosso il tasso del Btp decennale al 2,06%, con lo spread dal Bund in area 161 punti base.