Chiudono contrastate le Borse europee, frenate dai segnali discordanti in arrivo da Wall Street, dove gli indici prendono direzioni diverse: il Dow Jones riesce a segnare un rialzo frazionale trascinata da Boeing e alla chiusura delle Borse Ue guadagna lo 0,08%, mentre lo S&P500 perde lo 0,04% e il Nasdaq lo 0,17%. Londra segna – l’1,14%, dopo che la Banca d’Inghilterra ha annunciato che i tassi rimarranno invariati, aprendo però a una possibile riduzione degli stimoli monetari, Francoforte – 0,1%, Parigi +0,15%. Positiva Milano, con Ftse Italia All-Share a 24.568,99 punti (+0,15%) Ftse Mib a 22.281,14 punti (+0,22%).
A Piazza Affari bene Fca (+2,4%), dopo i dati in rialzo sulle immatricolazioni europee, che hanno spinto al 5,8% la quota di mercato del gruppo lo scorso agosto. Sale inoltre l’attesa per l’eventuale quotazione di Magneti Marelli. Il calo generalizzato le banche, Carige registra -1,81% nonostante oggi abbia presentato in Borsa un piano industriale al 2020 che prevede un rafforzamento patrimoniale da un miliardo di euro. Bene i petroliferi, sulla spinta del petrolio arrivato sopra i 50 dollari.
Cala Mediaset (-0,4%), in seguito alla notizia che Vivendi ha presentato un piano all’Agcom in cui si dichiara disponibile a congelare la partecipazione eccedente il 10% nell’azienda di Cologno Monzese, trasferendo oltre il 19% a un trust. Intanto la Consob ieri ha stabilito che Vivendi detiene il controllo di fatto di Telecom (-0,9%%).
Sul fronte dei cambi, l’euro rimane sotto la soglia di 1,19 sul dollaro. È scambiato a 1,1883 (ieri era a 1,1892). Vale inoltre 131,48 yen, mentre il dollaro/yen passa di mano a 110,64. Nel pomeriggio ha ingranato la marcia il petrolio: il wti, contratto con consegna a ottobre, guadagna l’1,8% attestandosi a 50,18 dollari al barile.