Chiudono in rialzo le Borse europee, i timori per le tensioni politiche nell’area del Pacifico sembrano superati dall’ottimismo generato dai dati macroeconomici diffusi ieri e oggi. La giornata odierna in particolare è stata caretterizzata dal dato di agosto sull’inflazione dell’Eurozona, in crescita dell’1,5% su base annua a fronte dell’1,4% atteso e dell’1,3% di luglio. Invariato pure il tasso di disoccupazione della zona euro, fermo a luglio al 9,1 per cento. A Londra l’Ftse 100 segna + 0,89% a 7.430,62 punti, a Parigi il Cac 40 +0,58% a 5.085,59 punti, a Francoforte il Dax 30+ 0,44% a 12.055,84 punti. Bene anche Milano, con Ftse Italia All-Share a 23.919,26 punti (+0,82%) e Ftse Mib a 21.670,02 punti (+0,77%).
A Piazza Affari brilla Saipem (+5,8%), in trattativa con Eiffage per la cessione di alcune attività, bene anche Exor (+4,4%) che ieri ha pubblicato i conti del primo semestre 2017, chiuso con un utile netto raddoppiato a 916 milioni e su cui Kepler Cheuvreux ha alzato il target price a 51,40 euro dal precedente 50 euro, Stm (+2,7%), Fca (+2,2%), Buzzi (+1,9%) e Cnh (+1,9%). Le azioni della casa automobilistica guidata da Sergio Marchionne sono sostenute anche da un report di Goldman Sachs, che ha alzato il target price da 19,2 euro a 25,9 euro, ossia un upside di oltre il 100% rispetto al prezzo attuale.
Positivo anche il gruppo Fincantieri (+3,6%), grazie a indiscrezioni secondo cui l’11 settembre dovrebbe svolgersi un vertice fra i ministri italiani, Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda per cercare di definire i dettagli di un accordo sulla vicenda Stx.
Sul Forex il dollaro cede terreno nel finale, con l’eur/Usd che torna in area 1,188 dopo essere sceso nel pomeriggio fino a 1,183, mentre il dollaro/yen si attesa a 110,2 dopo aver toccato in giornata quota 110,6.
Fra le materie prime il petrolio riprende quota dopo le perdite delle sedute precedenti, con Brent e Wti in rialzo di circa 2,5 punti percentuali oltre 52 e 47 dollari rispettivamente, dopo le notizie secondo cui le maggiori raffinerie petrolifere del Texas resteranno chiuse fino a due settimane per i danni causati dall’uragano Harvey.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si contrae a 167 punti base, con il rendimento del decennale italiano in diminuzione al 2,03 per cento.