Chiusura negativa per la Borsa di Milano: Ftse mib a -0,50% a 21.620 punti. L’All Share segna un -0,48%. Male i titoli bancari tutti negativi: Mediolanum -0,76%, Banco Bpm -2,47%, Bper Banca -1,26%, Intesa Sanpaolo -1,46%, Mediobanca -1,44% e Unicredit -1,82%. Vola il titolo Fca, +5,75, grazie alle voci su una possibile separazione dei marchi Maserati e Alfa Romeo e delle sue attività nei componenti.
Anche le Borse europee chiudono in calo, sulla scia di Wall Street. Parigi cala dello 0,32% e Francoforte dello 0,45%. Londra è l’unica in lieve rialzo (+0,01%) I listini sono tutti in attesa dell’incontro dei banchieri centrali al simposio di Jackson Hole. Pesa soprattutto su Wall Street anche il nuovo intervento del presidente Usa Donald Trump, il quale ha minacciato lo shutdown delle attività dell’amministrazione Usa, se il Congresso non troverà il modo di finanziare il muro col Messico.
Petrolio in calo a New York, dove le quotazioni perdono lo 0,27% a 47,70 dollari al
barile.
Nei cambi chiusura in forte rialzo per l’Euro, che sale a 1,1815 dollari e tocca i massimi da 8 anni sulla sterlina. L’andamento positivo è condizionato sia dai buoni dati dell’indice pmi del’Eurozona ad agosto, ma anche dalle parole di Mario Draghi che ha rivendicato i successi del Quantitative easing in vista dell’apertura di domani del vertice di Jackson Hole tra i
banchieri mondiali.
Lo spread tra Btp e Bund chiude in rialzo a 174 punti, dopo aver superato i 175 punti, il top dal luglio scorso, contro i 169 punti dei liveli di apertura. Il rendimento del decennale è al 2,12%.