Le Borse europee chiudono in rialzo, nonostante il supereuro, salito sopra 1,17 dollari e poi assestatosi su 1,165. Segnali positivi sono giunti dall’economia europea con l’Indice Ifo di luglio sulla fiducia delle imprese tedesche che ha raggiunto inaspettatamente un nuovo massimo a 116 punti. Wall Street invece ha fornito indicazioni contrastanti (Nasdaq frenato da Google e S&P a nuovi livelli record) ma ormai l’attenzione degli operatori si concentra sulle trimestrali, in attesa della riunione della Fed che si concluderà domani con l’annuncio sui tassi.
Londra segna + 0,77% a 7.434,82 punti, Parigi + 0,65% a 5.161,08 punti, Francoforte + 0,45% a 12.264 punti. Milano termina con Ftse Italia All-Share a 23.693,30 punti (+0,59%) e Ftse Mib a 21.457,45 punti (+0,61%).
Hanno trainato il listino milanese principalmente Poste (+3,4%), Leonardo (+3,4%), Telecom (+1,66%) e Generali (+2,4%).
In calo lo yen, che arretra sia rispetto al dollaro (Usd/Jpy a 111,6) sia nei confronti della moneta unica (Eur/Jpy a 130).
In rialzo i rendimenti obbligazionari, con il tasso sul Btp decennale in ascesa di circa 8 basis point al 2,12%, mentre lo spread resta poco mosso, in area 155 punti base.
Tra le materie prime avanza il petrolio, con Wti e Brent in rialzo di quasi punti percentuali rispettivamente a 47,7 e 49,9 dollari al barile, grazie agli impegni presi ieri dall’Opec per limitare la produzione.