«Le recinzioni che dovrebbero difendere il centro urbano genovese dall’entrata dei cinghiali sono ridotte a un autentico colabrodo. Il chilometro di recinzioni, costruito circa dieci anni fa dall’allora Provincia, è in totale stato di abbandono: dal Righi a Staglieno si susseguono buchi dove gli ungulati non hanno difficoltà a entrare. E poi incuria generale della macchia, spazzatura e degrado: se oggi abbiamo i quartieri collinari, e non solo, invasi dai cinghiali bisogna ringraziare l’assessore alle non manutenzioni Crivello che non ha mosso un dito per fare prevenzione». Lo dichiara Alessio Piana, capogruppo in Comune di Genova della Lega Nord, che questa mattina ha effettuato un sopralluogo, insieme all’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai, alla barriera, tra Righi e il Veilino, che dovrebbe ostacolare l’arrivo dei cinghiali in città.
«In questi mesi – spiega Piana – il Comune di Genova, sul fenomeno dell’urbanizzazione degli ungulati, si è riempito la bocca con la parola prevenzione, ma di fatto la giunta Doria-Crivello non ha fatto niente per evitare che le strade di Genova diventassero la nuova casa di questi animali che, in quanto selvatici, si meriterebbero di vivere in un contesto extraurbano, in campagna, nel proprio habitat naturale. La giunta Doria-Crivello, e in generale la lista Pd, ha lasciato crescere selve di vegetazione spontanea nei quartieri collinari, immersi nel degrado: oggi i cinghiali neppure più distinguono dove finisca il bosco e inizi la città».