Due liste – “Avanti per Spezia” e “Al lavoro per Spezia” – e 64 nomi per sostenere la candidatura a sindaco dell’ex presidente dell’Autorità portuale Lorenzo Forcieri. Il candidato ha presentato i nomi delle due liste in Sala Dante.
«Ci sono tanti cittadini – ha spiegato Forcieri – che hanno deciso di mettersi in gioco per provare a portare avanti un progetto di cambiamento di questa città, cittadini che non hanno trovato nei partiti tradizionali la propria rappresentatività, ma l’hanno trovata in un movimento civico che ha le idee chiare sullo sviluppo della città e il cambiamento di uomini, metodi e contenuti del governo cittadino. Siamo determinati nel volere una Spezia più bella, più ricca e più sicura. Abbiamo chiesto ai cittadini la forza di portare avanti questo progetto e la risposta è positiva. Ringrazio tutti e soprattutto i candidati per aver accettato la sfida del cambiamento. La città ha voglia e bisogno di cambiare, e qui rischiamo non solo di non andare avanti, ma di tornare indietro. Conosco bene il tessuto della città che ha caratteristiche tali che compete con il mondo, con le industrie, il porto e le crociere e con territori vicini. Per esempio, per realizzare il Distretto ligure delle tecnologie marine abbiamo dovuto lottare contro Genova. Dobbiamo difendere il nostro territorio: non lo può fare nessuno tranne noi».
«Il nostro programma – ha proseguito Forcieri – è innovativo e concreto e punta allo sviluppo del lavoro perché nella nostra città ci sono molte potenzialità; entrando nel merito del programma elettorale, vogliamo ricontrattare gli spazi con la Marina Militare per avere altre aree per la città, per insediamenti sia civili che industriali. Puntiamo molto sulla riconversione dell’area Enel, che prima di tutto, però, dovrà essere integralmente e totalmente bonificata. Abbiamo bisogno di mantenere il know how per portare a Spezia investimenti importanti, e possiamo investire sulla mobilità elettrica realizzando un fabbrica di auto elettriche proprio dove ora si trova l’Enel. La stessa Enel potrebbe trasformare il carbonile in una tranvia per collegare il quartiere di Melara al mare, perché nella riqualificazione bisogna pensare a quartieri penalizzati negli anni dall’insediamento industriale. Le tecnologie dell’Enel sono in grado di pompare acqua dal mare e possono essere sfruttare per creare laghetti e aree verdi. Il passato, presente e futuro di Spezia sono sul mare. Noi dobbiamo mettere insieme blue economy e green economy».
Non è mancato il riferimento a quanto accaduto a seguito della presentazione della candidatura, che ha generato un vero terremoto all’interno del Pd spezzino. «L’inizio e l’ ingresso nella campagna elettorale è stato impegnativo e pesante, – ha commentato Forcieri – nel bene e nel male siamo al centro del dibattito politico: lo confermano le attenzioni che ci sono state. In negativo non posso non pensare alle reazioni dei miei compagni di partito che verso altri che hanno lasciato il Pd non hanno rilasciato simili dichiarazioni, a partire da Pagano e Pollio, o di altri partiti quali Comunisti Italiani, Rifondazione e Sel. Bisogna cambiare il modo di governare, anche nel distribuire le competenze tra assessori. Non deve avvenire in base agli equilibri politici, ma in base alle necessità operativa. Il Pd si è rifiutato di cambiare, scegliendo nelle proprie stanze il candidato sindaco. Il risultato si vedrà, per ora parla la partecipazione e l’interesse al nostro progetto. Il nostro unico interesse è la città, il bene della Spezia».
L’età media dei candidati delle liste è di 46 anni, il più giovane ne ha appena 19. Ci sono 24 donne e 13 under 30, 8 gli over 65. Si tratta di persone che provengono da settori diversi e hanno competenze specifiche: sanità, commercio, giurisprudenza, solo per citarne alcune.