Chiudono deboli le Borse europee, sulla scia di Wall Street. A Londra l’Ftse 100 è stabile (+0,02%) a 7.386,63 punti, a Parigi il Cac 40 cede lo 0,32% a 5.383,42 punti, a Francoforte il Dax cede lo 0,36% a 12.711,06 punti. In calo anche Milano, con Ftse Italia All-Share a 23.706,64 (-0,32%) e Ftse Mib a 21.482,52 (-0,33%).
A Piazza Affari deboli le banche, tranne Unicredit, miglior titolo del listino principale che ha chiuso a +3,67%. Tra i pochi titoli positivi, Leonardo (+1,99%), Mediobanca (+ 1,27%) ed Eni (+0,54%). Tra i peggiori Yoox Net a Porter (-3,04%) e Unipol (-2,74%). Sempre tra i finanziari, in calo anche Banco Bpm (-1,94%), Bper (-1,60%), Intesa sp (-0,63%) e Ubi (+2,66%) che prevede il taglio di 1569 dipendenti delle tre banche acquistate (Etruria, Marche e Carichieti) entro il 2020. Si tratta di circa un terzo della forza lavoro attuale. Male anche Generali (-2,94%) e Finecobank (-2,57%).
Giù diversi titoli industriali con Brembo a -2,12%; Fca -2,64%; Ferrari -1,68%, Prysmian -0,50%.
Nell’energia, positiva Eni, scendono Enel (-0,18%), A2a (-0,87%) e Snam (-1,67%), moderato
rialzo per Saipem a +0,25%.
Male Mediaset (-2,44%) e Stm (-2,27%).
Sul fronte dei cambi, l’euro resta sotto 1,09 sul dollaro èscambiato a 1,0867 (1,0868 ieri). La moneta unica vale inoltre 123,66 yen (124), mentre il dollaro-yen si attesta a 113,77 (114,12). Il petrolio continua la marcia al rialzo: il wti, contratto con consegna a giugno, guadagna l’1,3%, attestandosi a 47,99 dollari al barile.