Descrivere cosa si prova a passeggiare su un’asse di legno sospesa nel vuoto della torre di Porta Soprana, sporgersi e provare la sgradevole sensazione di cadere, non è per niente facile. È la parte più “estrema” di un progetto che in realtà ha l’obiettivo di fare promozione turistica attraverso la tecnologia che consente visite in realtà virtuale o realtà aumentata.
Grazie a Ett, industria digitale e creativa genovese, specializzata in innovazione tecnologica ed experience design, è possibile fare un tour nella Genova medievale per esempio.
Il progetto si chiama Exploracity e propone itinerari turistici innovativi. Gli “occhialoni” da indossare sono a disposizione nell’ufficio Iat del Porto Antico.
Exploracity offre una gestione veloce e innovativa di contenuti e funzionalità consentendo, ad esempio, pianificazione di itinerari e localizzazione outdoor e indoor.
Al visitatore vengono offerte mini esperienze virtuali su percorsi culturali e questi può interagire con strumenti touch e visori Vr, scoprendo i primi aneddoti e vedendo le prime ricostruzioni della storia e della crescita culturale della città. Una volta selezionato e installato il percorso sul proprio dispositivo mobile, il turista è guidato in una scoperta interattiva dei luoghi fisici che si arricchisce di contenuti multimediali e di realtà aumentata e virtuale per rendere la visita della città un’esperienza immersiva e altamente suggestiva.
«Questa nuova offerta – dice l’assessore comunale al Turismo Carla Sibilla – permetterà ai turisti, ma anche ai nostri cittadini, di conoscere in maniera piacevole e inedita interessanti aspetti della nostra città a partire dalle sue radici». Sibilla ha anche annunciato che questo tipo di esperienza verrà portata in trasferta durante le missioni all’estero.
«Ett è una realtà fondamentale tra le imprese innovative genovesi – sottolinea Emanuele Piazza, assessore allo sviluppo economico – fin da subito abbiamo apprezzato e condiviso il progetto e lo abbiamo sostenuto al ministero dello sviluppo economico. Genova lo sta già facendo e può sviluppare ulteriormente un ruolo importante nell’innovazione digitale applicata alla fruizione dei beni culturali. Il terreno di piccole e medie imprese è molto fertile e questo progetto ne è un esempio concreto».
«Questo è solo l’inizio – annuncia Antonio Novellino, responsabile Ricerca e sviluppo e coordinatore del progetto per Ett – la piattaforma integrata ci permetterà di sperimentare questo nuovo modello su Genova, città in cui abbiamo la sede principale e in cui siamo già presenti con le nostre tecnologie in diverse strutture museali pubbliche e private, ma lo esporteremo appena possibile». Da maggio l’esperienza sarà disponibile in 4 lingue.
Genova Medioevale
Un viaggio che si sviluppa attraverso 15 punti di interesse, è il primo itinerario predisposto. Da Palazzo San Giorgio (originariamente Palazzo del Mare) si procede per piazza Banchi che per molti secoli è stata la porta di accesso alla città, per poi percorrere via San Pietro della Porta, via Canneto il Lungo fino a via dei Giustiniani dove si possono ammirare alcuni dei palazzi più belli costruiti nel secolo d’oro dei genovesi e oggi patrimonio dell’Unesco. Si procede poi per Santa Maria di Castello fino alla Torre Embriaci. Il percorso raggiunge poi la chiesa di Sant’Agostino e piazza Sarzano che in epoca medioevale era l’unica vera piazza pubblica entro le mura cittadine e rappresentava il centro della vita pubblica. Dopo aver attraversato Campo Pisano, si procede per Piano di Sant’Andrea fino a Porta Soprana per poi raggiungere la cattedrale di San Lorenzo e il chiostro dei Canonici ultima stazione del percorso.