Chiusura in rosso per le Borse europee e per Wall Street, a causa del persistere delle tensioni internazionali nello scacchiere mediorientale e in estremo Oriente. La Corea del Nord ha denunciato la presenza di navi militari americane vicino alle proprie coste e un portavoce del ministero degli Esteri nordcoreano ha affermato che gli Usa saranno ritenuti responsabili delle “catastrofiche conseguenze”. Intanto in Europa in Europa si attendono le elezioni presidenziali francesi, il primo turno è fissato per il 23 aprile.
Londra avanza dello 0,23% a 7.365,50 punti, Francoforte cede lo 0,5% a 12.139,35 punti, nonostante il buon andamento dell’indice Zew, Parigi arretra dello 0,11% a 5.101,86 punti. Milano termina con Ftse Italia All-Share a 22.228,11 (-0,42%) e Ftse Mib a 20.109,06 (-0,46%)
A Piazza Affari si sono registrate vendite soprattutto sui bancari. Banco Bpm (-4,35% a 2,55 euro) e Unicredit (-3,02% a 13,51 euro) le più penalizzate.
Piatte Telecom (-0,2%) e Mediaset (+0,6%), acquisti su Italgas (+2%) e Avio (+3,7% nel secondo giorno di quotazione), gran balzo di Autogrill (+8% ai massimi storici) dopo la riorganizzazione societaria
Il clima di incertezze geopolitiche favorisce gli acquisti sui Bund tedeschi ed è ancora tensione sui titoli italiani scambiati sul mercato secondario europeo. Al termine della seduta il differenziale di rendimento tra il decennale benchmark italiano (Isin IT0005240830) e l’omologo tedesco si ferma a 206 punti base, sui valori dell’apertura, in allargamento dai 201 punti base della chiusura di ieri. Il rendimento dei decennali italiani è al 2,27% dal 2,24 del closing della vigilia.
Per quanto riguarda il mercato dei cambi, l’euro recupera terreno e passa di mano a 1,0623 dollari (1,0588 in avvio e 1,0598 ieri), mentre scende verso lo yen a 116,59 (117,85), mentre il dollaro-yen e’ pari a 109,75.
Il petrolio Wti, infine, scivola dello 0,41% a 53,26 dollari al barile.


























