La Regione Liguria si schiera contro il Ceta (Coprehensive economic and trade agreement), l’accordo di libero scambio tra Canada e Ue approvato dal Parlamento europeo (408 voti favorevoli, 254 contrari e 33 astenuti). Dopo 7 anni di negoziato, per l’entrata in vigore si dovrà attendere l’approvazione dei Parlamenti nazionali e regionali dei 28 Stati membri.
«Il Ceta apre la porta al grave rischio di invasione sul nostro mercato e sulle nostre tavole di prodotti Ogm delle grandi multinazionali − afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai, rispondendo a un’interrogazione in consiglio regionale presentata dal capogruppo della Lega Nord Alessandro Piana − Pertanto ci opporremo in ogni sede istituzionale perché il governo italiano non ratifichi il Ceta che esporrebbe le nostre micro, piccole e medie imprese del comparto dell’agroalimentare alla concorrenza sleale di prodotti a basso costo».
Aggiunge Piana: «Quello che è stato approvato dal Parlamento europeo è una vergogna: con l’accordo truffa si consente una concorrenza sleale. Il concreto rischio è che le grandi multinazionali producano imitazioni dei nostri prodotti tipici e poi li rivendano a basso costo nei supermercati».
L’accordo prevede uno spazio di libero commercio tra Canada e Unione europea, che rappresenta il 10% del commercio estero della nazione nordamericana. Circa 9 mila tariffe eliminate, il 99% dei dazi doganali su prodotti industriali, agricoli e alimentari, importazioni che però dovranno essere conformi agli standard europei. Gli europei risparmieranno più di 500 milioni di euro l’anno in tariffe doganali. L’accordo prevede anche facilitazioni per l’espatrio, maggiore accesso agli appalti pubblici canadesi, un nuovo modello per le controversie tra investitori e Stati.