Le prossime elezioni comunali alla Spezia non hanno ancora una data certa ma di sicuro ogni giorno che passa si avvicinano: eppure, nonostante l’inevitabile scorrere del tempo, il Partito democratico spezzino non riesce a trovare il nome di un candidato sindaco in grado di soddisfare un po’ tutti.
Le anime interne al Partito Democratico non fanno per ora sintesi, non si decidono neppure sull’ipotesi delle primarie, che così tardive rischierebbero di diventare un elemento di forte debolezza.
Da una parte Raffaella Paita tira dritta per la sua strada, sicura della maggioranza, dall’altra procede Andrea Orlando, che punta sempre più a un ruolo nazionale dopo l’esperienza di ministro della Giustizia. In mezzo sta l’europarlamentare Brando Benifei, esponente della minoranza, deciso a giocare un proprio ruolo portando avanti le istanze delle giovani generazioni.
Dopo l’uscita di scena di due grandi nomi della politica spezzina, Lorenzo Forcieri, travolto dall’inchiesta del porto, e Luigi Merlo, passato alla Msc senza intenzione di cimentarsi nella corsa a sindaco, i giochi sulle prossime scadenze amministrative sono aperti.
Soprattutto sembra aperta la bagarre. Non mancano i volontari al ruolo: si è autocandidato l’assessore ai lavori pubblici Corrado Mori, sempre in prima pagina con varie iniziative pubbliche, a cui si è aggiunto l’amministratore unico della azienda trasporti Atc, Renato Goretta.
Una soluzione, suggerita in primis da Orlando, sembra convincere sempre di più: in un clima come questo si deve convergere su un nome proveniente della società civile e possibilmente esterno alla sfera dei democratici spezzini. Le mire del ministro sarebbero dirette a Maria Cristina Failla, presidente del Tribunale di Massa, una figura autorevole per ruolo, svincolata dalla politica e poco conosciuta in città, con tutto ciò che nel bene e nel male questo comporta alla conta dei voti.
Per porre fine alla guerra all’interno del Pd i partiti amici hanno offerto le loro migliori figure per la carica di prossimo sindaco: il Psi ha proposto Paolo Manfredini, presidente del consiglio comunale e i Comunisti Italiani l’attuale vicesindaco Cristiano Ruggia.
I tempi stringono ma nessuno tira le somme, mentre il presidente della Regione Toti dice esplicitamente che il centrodestra punterà sulla Spezia con una proposta unitaria (che al momento non si è ancora palesata). Poi c’è l’incognita Movimento 5 Stelle che, pur essendo agevolato dallo stato di impasse dell’attuale maggioranza, non ha ancora trovato un leader locale capace di traghettarlo verso il Municipio. Di certo delle tre componenti politiche che puntano alla poltrona di sindaco due andranno al ballottaggio. E se il Pd non avrà un nome forte e una maggioranza coesa c’è pure il rischio che esca fuori al primo turno.