Per andare in soccorso al Teatro Carlo Felice, il Comune di Genova ha ceduto gli spazi dell’ex Diurno in piazza De Ferrari. Lo ha detto il sindaco (e presidente del consiglio di indirizzo della Fondazione Carlo Felice) Marco Doria a margine della conferenza stampa di fine anno.
Sul fronte dei finanziamenti tanto attesi legati alla legge Bray, Doria ribadisce che la documentazione richiesta è stata approvata e si attende solo la firma del ministero dell’Economia e delle finanze. I 13 milioni in arrivo serviranno per ristrutturare il debito. «La sfida sarà avere in equilibrio i conti entro il 31 dicembre 2018. Abbiamo un disavanzo di 2,5 milioni che tra il 2017 e il 2018 dovrà essere azzerato».
Il sindaco ribadisce che non dovranno aumentare le entrate dagli enti pubblici, ma occorrerà aggredire i costi e riorganizzare il lavoro del personale.
Il Diurno, fa sapere Doria, potrebbe essere utilizzato come sala jazz per esempio.
Quello che è certo è che farà bene al bilancio del Teatro, aumentandone il patrimonio insieme all’operazione già annunciata dalla Regione Liguria di gestione del teatro della Gioventù.