Trump non fa più paura ai mercati, gli effetti dei timori legati alla vittoria del candidato repubblicano sono svaniti nel corso delle sedute di oggi . Francoforte ha chiuso con un guadagno dell’1,56% a 10.646 punti, Londra ha terminato in crescita dell’1% a 6.911 punti e Parigi dell’1,49% a 4.543 punti. Mosca ha salutato la vittoria di Trump con un crescita del 2,2% a 2.011 punti. Più prudente Milano, con Ftse Mib a 16.799,85 (-0,10%) e Ftse Italia All-Share a 18.414,51 (-0,13%). A incoraggiare le Borse europee sono state anche le notizie dagli Usa: Wall Street ha accelerato. Alle 17.57 Dow Jones era salita dell’1,13% a 18.537,44 punti, il Nasdaq avanzato dello 0,96% a 5.243,29 punti mentre lo S&P 500 segnava un rialzo dello 0,79% a 2.156,15 punti.
A Milano si sono avuti rialzi nei settori che potrebbero beneficiare delle politiche di Trump: Finmeccanica è cresciuta del 7,6%, nel settore costruzioni Buzzi ha guadagnato il 7,9% e Salini Impregilo il 7,7%. (Trump ha insistito molto sulle infrastrutture nel suo primo discorso da presidente). Positivi Saipem (+5,7%), che ha si è aggiudicata commesse per un un miliardo di dollari, e Tenaris (+6,5%). Bene anche Recordati (+4,3%) e Cnh (+5,6%).
Contrastate le banche. Banco e Bpm hanno entrambe perso oltre il 3,5% e Mps lo 0,67%, Carige -2,29%. Bene Unicredit (+0,7%).
Il petrolio vola dell’1,9% a 45,84 dollari al barile nonostante un aumento delle scorte settimanali Usa di 2,432 milioni di unita’ a 485,01 milioni; gli analisti attendevano un aumento di 900.000 barili.
Il dollaro recupera, dopo un avvio in forte calo. L’euro è invariato a 1,1026 dollari e scende a 114,51 yen. Dollaro/yen a 103,89, in calo dell’1,2% ma in ripresa rispetto alla mattinata
quando e’ a quota 102. Piatta la sterlina a 1,2379 sul dollaro.