Giornata piatta per Borse europee, che chiudono in sostanziale parità, dopo il nulla di fatto della riunione di ieri della Bce. L’indice principale di Francoforte guadagna +0,09%, quelli di Parigi e Londra cedono lo 0,09%. Milano segna Ftse Mib a 17.166,76 (+0,15%) e Ftse Italia All-Share a 18.831,39 (+0,10%)
A Piazza Affari protagonista è Mps, con un + 13,32%. Alla base del forte recupero del titolo, le ipotesi sul fatto che per il salvataggio dell’istituto prevalga la proposta avanzata da Corrado Passera, che contemplerebbe un intervento massiccio di nuovi investitori (per circa 2,5 miliardi) e un aumento in opzione limitato a circa un miliardo di euro. Tra gli altri bancari giù Bpm (-1,55%) e Banco Popolare (-1,06%) nonostante Moody’s abbia alzato il rating di lungo termine. Bene Ubi (+3,08%), Unicredit sale dell’1,33%.
Nell’energia deboli i difensivi Terna (-1,12%) e Snam (-0,78%), A2A cede l’1,64%. Debole Luxottica (-2,24%), Moncler guadagna l’1,36%, Telecom l’1,87%.
Il rinvio a dicembre della decisione sul quantitative easing ha favorito un ulteriore indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro: il cambio si è attestato sotto quota 1,09 segnando 1,0866 sul finale (1,0930 ieri sera)
Petrolio in calo dello 0,23% a New York a 50,52 dollari al barile.