Il calo dell’export cinese (10% a settembre) spaventa i mercati e provoca una serie di vendite in tutte le borse mondiali, influenzate anche dai timori per una stretta della Federal Reserve americana, ormai ipotizzata alle porte.
Wall Street perde l’1%, mentre il petrolio scende sotto i 50 dollari al barile. Milano chiude in rosso dell’1,22%, trascinata al ribasso da tutto il comparto finanziario.
A due giorni dalle assemblee decisive per la fusione, Banco Popolare e Bpm lasciano rispettivamente sul terreno il 4,7% e il 4,6%. Perdono molto anche Unipolsai (-4,4%) e Bper (-4,3%). Fa eccezione Finecobank (+5,6%) dopo il nuovo collocamento di azioni da parte di Unicredit.
Sul resto del listino Alerion balza del 21,9% dopo l’Opa Edison-F2i e chiude leggermente sopra il prezzo dell’offerta. Bene anche Banca Generali (+5,6%), in passato indicata tra i possibili acquirenti di Fineco.
Sul fronte dei cambi, l’euro è sceso in mattinata sotto 1,10 dollari fino a un minimo di 1,0985, per poi risalire a 1,104 (da 1,1006 di ieri in chiusura) mentre l’euro/yen e’ a 114,34 (da 114,94).