Politiche istituzionali volte a potenziare le vie di comunicazione, sia stradali sia digitali, a valorizzare e a rendere fruibili beni demaniali di grande pregio come l’area delle Agoraie, la miniera di Gambatesa, la colonia Devoto, la fonte ferruginosa di Sopralacroce, e a creare e formare professionalità turistiche sono le richieste del Consorzio di ospitalità diffusa delle valli Aveto, Sturla e Graveglia “Una montagna di accoglienza” che nei giorni scorsi ha incontrato l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino per fare un bilancio delle attività portate avanti in questi anni e presentare il programma di sviluppo turistico per le prossime stagioni. Il Consorzio chiede anche un coordinamento dei piani urbanistici e una promozione turistica regionale che garantisca la visibilità dell’offerta turistica delle tre valli e azioni mirate a target turistici sensibili al turismo verde.
All’assessore il presidente del Consorzio, Arnaldo Monteverde, ha illustrato le vicende che hanno portato alla sua costituzione e la sua attività. Sette anni di lavoro, quasi un centinaio di soci, tanti progetti realizzati nel comprensorio del Parco dell’Aveto, in collaborazione con gli enti locali, e tante idee da sviluppare per il futuro, anche in vista della partenza della Strategia di sviluppo locale promossa dal Gal Verde Mare Liguria.
Il Consorzio Ospitalità Diffusa opera nelle valli Aveto, Sturla e Graveglia appartenenti all’area del Parco Aveto. È stato promosso dai Comuni del territorio e dall’ente Parco con lo scopo di promuovere turisticamente il territorio e le sue imprese.
Il progetto ha raccolto intorno a sé tutti gli attori indispensabili allo sviluppo di una proposta turistica: non solo gli operatori turistici della ricettività, ma anche i ristoratori, le aziende agricole, i commercianti, le associazioni culturali e sportive, gli enti pubblici, a comporre un insieme di proposte che intercetta diversi segmenti di turismo.
«La capacità di fare rete – spiega Monteverde – è stato il punto di forza del Consorzio: avere a disposizione di volta in volta i soggetti con le competenze giuste per sviluppare idee e progetti e poter così accedere a fondi messi a disposizioni dalla Regione e dall’Europa».
Con questi fondi sono stati realizzati numerosi interventi, non solo in campo turistico (come eventi promozionali, card dell’ospite, brochure, sito internet), ma anche realizzazioni ad uso della collettività, per la riqualificazione dei borghi e il miglioramento dell’arredo urbano.
Negli ultimi mesi la progettualità del Consorzio si è concentrata su alcune nuove iniziative di indubbio interesse per tutto il territorio: in primis la realizzazione di un sito tematico, collegato al portale principale del Consorzio, che sarà dedicato alle attività outdoor, con dettagliate informazioni su tutti gli itinerari percorribili, ma anche altri programmi finalizzati alla promozione dei borghi e del patrimonio culturale del Comprensorio, che saranno avviati a breve grazie a contributi derivanti da finanziamenti nazionali e comunitari.
A sostegno dell’impegno che il Consorzio, attraverso tutti i suoi soci, porta avanti per lo sviluppo turistico del territorio, è necessario affiancare adeguate politiche istituzionali, convintamente indirizzate a creare o migliorare le condizioni in cui gli operatori turistici svolgono il proprio lavoro, per non vanificare sforzi e investimenti finora profusi.
«La indubbia qualità ambientale, unita ai pregi storico–architettonici e alla cultura gastronomica delle nostre valli, costituisce un formidabile potenziale di appetibilità turistica, a cui debbono essere associati interventi di carattere strutturale – continua Monteverde – in particolare su viabilità, mobilità e connettività digitale, trattandosi di pre-condizioni per la promozione di un territorio. E le strategie di promozione turistica di livello regionale, per parte loro, dovrebbero garantire la visibilità delle proposte turistiche delle Valli dell’entroterra, raggiungendo nuovi mercati interessati al turismo rurale, sportivo e naturalistico».