Giornata positiva per le Borse europee: Francoforte ha chiuso in rialzo del 2,08%, Parigi dell’1,52%, Londra dell’1,40%, Milano con Ftse Mib a 16.260,64 (+1,21%) e Ftse Italia All-Share a 17.829,55 (+1,25%). A Wall Street lo S&P tocca un nuovo livello record sopra quota 2.137 punti. Anche il Dow Jones e il Nasdaq salgono rispettivamente dello 0,65% e dello 0,79%, forse a dimostrazione che i mercati stanno ritrovando fiducia dopo la Brexit.
A Milano i bancari risultano tutti nettamente positivi, forse anche per i messaggi concilianti provenienti dall’Europa per trovare soluzioni alla crisi del settore.
Mps è stato il migliore tra i titoli a elevata capitalizzazione con una crescita del 6,9% a 0,29 euro, un prezzo ancora comunque vicino ai minimi storici. Bper è salita del 4,6%, Banco popolare del 3,5%, Carige del 3% netto, con Intesa in aumento finale del 2,2%. È scesa invece Unicredit in seguito a voci per cui starebbe saltando l’accordo da 5,3 miliardi per unire Pioneer con Santander asset management: il titolo, brevemente sospeso in asta di liquidità, ha ceduto il 2,8% finale a 1,85 euro dopo aver toccato quota 1,8, non lontano dal minimo storico a 1,75 segnato giovedì scorso.
Tra gli altri titoli forti acquisti su Buzzi (+4,6%), Fca (+4,1%) e Mediaset (+3,4%) mentre Eni (+1,1%) si è mossa in linea con il listino. Leggermente negativa Luxottica (-0,4%).
Sul mercato dei cambi, l’euro ha rialzato la testa sul dollaro a 1,1045 dollari (1,0852 venerdì). La moneta unica vale inoltre 113,34 yen (111,11 yen), mentre il dollaro-yen si attesta a 102,61 (100,62). La sterlina guadagna qualche posizione e rivede quota 1,3 dollari a 1,3005 (1,2963) e 0,849 per un euro (0,8528).
Il petrolio perde quota: il Wti, contratto con consegna a settembre, arretra dello 0,48% a 45,9 dollari al barile.