Continua il calo delle Borse europee sulla scia dei timori per la Brexit espressi, nelle ultime ore, dalla Bce, dalla Banca d’Inghilterra e dal Fondo Monetario internazionale.
I sondaggi continuano a dare vincente in Gran Bretagna il voto a favore dell’uscita dall’Unione europea. Sul fronte macro non ha rassicurato la riunione della Federal Reserve di ieri, in cui sono state riviste al ribasso le stime di crescita Usa e previsti due rialzi dei tassi entro l’anno.
Milano, maglia nera tra le Borse europee, pur avendo limato le perdite negli ultimi scambi di giornata, chiude con Ftse Mib a 16.351,90 (-0,98) e Ftse Italia All-Share a 17.942,92 (-1,10), ma anche le altre piazze sono in negativo: Francoforte scende dell’1,6%, Parigi dell’1,2% e Londra dello 0,8%.
Il settore più sotto pressione è quello delle banche: in Europa il comparto scende del 2,4%. Il Fondo monetario internazionale ritiene necessari che l’Eurozona «ripari piu’ velocemente i bilanci delle banche per sostenere la crescita del credito e facilitare la ristrutturazione delle imprese» e che questo processo debba affiancarsi al «completamento dell’unione bancaria».
A Piazza Affari raffica di vendite su tutto il comparto bancario, Mps perde il 3,3%, Unipol il 3,5%.
Ancora peggio va Cnh Industrial (-3,7%). Saipem segna – 2,35% con il petrolio che a New York cede il 3,6% a 46,2 dollari al barile. Positive Ferragamo (+0,2% dopo il report positivo di Akros) e Azimut (+0,9%).
Sul fronte dei cambi l’euro passa di mano a 1,114 dollari (ieri a 1,1246) e a 116 yen (118,99). Forte movimento anche per il dollaro-yen che si attesta a 104,2 da 105,79 di ieri. Il cross euro-sterlina è pari a 0,791 (da 0,7983 di stamattina).