I timori per le ripercussioni di Brexit, l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue (il referendum si terrà tra 10 giorni), penalizzano ancora i listini europei, in attesa delle importanti riunioni della Federal Reserve, della Bank of Japan e della stessa Bank of England.
Il parziale miglioramento di Wall Street dopo la notizia che Microsoft ha comprato Linkedin per 26,2 miliardi di dollari in contanti ha mitigato i ribassi.
Londra cede l’1,16% a 6.044 punti. Peggiori i risultati finali di Parigi (-1,85% a 4.227 punti) e Francoforte (-1,80% a 9.657 punti).
Milano chiude la giornata come maglia nera del continente con Ftse Mib a 16.621,87 (-2,91) e Ftse Italia All-Share a 18.293,46 ( 2,95), trascinata dai titoli bancari e dai petroliferi. I petroliferi scontano la debolezza del greggio, anche se a New York il Wti si riporta sulla parità a 49 dollari al barile.
A Piazza Affari si è avuta una raffica di sospensioni per eccesso di volatilità nel comparto bancario con Bpm e Banco Popolare che chiudono rispettivamente a -9,9% e -10%.
Crollata anche Saipem (-6,1%) tornata nuovamente sotto i prezzi dell’aumento di capitale.
Limitano le perdite le utility, con Snam in progresso dello 0,57%, resiste anche Leonardo-Finmeccanica (-0,1%).
Sul mercato valutario l’euro si conferma sotto la soglia degli 1,13 nei confronti del dollaro e scambia a 1,129 da 1,1275 di venerdi’ sera. La sterlina perde altro terreno sulle principali divise: in particolare sono necessari 1,425 dollari per un pound ma meglio rispetto all’avvio odierno di seduta (1,4345 venerdi’ sera) e 0,7919 sterline per un euro. Netta flessione anche per la moneta giapponese: l’euro/yen vale 120 da 120,79, il dollaro/yen 106,3 da 106,96.