Un’azienda sanitaria “social” che chatta su Whatsapp, posta su Facebook e organizza eventi “porte aperte”. Dopo anni di polemiche su trasferimenti e carenze di reparti – non ultima la querelle sulle indagini epidemiologiche attorno alla discarica – l’Asl 1 imperiese punta sul dialogo con la popolazione e lancia un evento inedito, in programma dal prossimo martedì 12 aprile fino alla domenica successiva. Un vero e proprio “Festival della Salute”, alla sua prima edizione al Palafiori di Sanremo, orientato alle scolaresche (alla mattina), alle associazioni, e che scommette sulla partecipazione del pubblico.
Un’iniziativa mai realizzata in Liguria e perfino in Italia, eccezion fatta per l’apripista Viareggio. Il Festival della Salute è tutto organizzato “in house” dal dipartimento comunicazione dell’azienda sanitaria, si avvale della collaborazione della Regione Liguria e del Comune di Sanremo, che ha messo a disposizione il suo polo fieristico e offerto supporto nella relazione con scuole e associazioni. Ma cos’è, in definitiva, un Festival della Salute? Lo spiega la stessa Asl 1: «Ogni giorno, al mattino ci saranno appuntamenti dedicati agli studenti ed insegnanti delle scuole ma aperti a tutti gli interessati, mentre il pomeriggio si arricchirà anche di occasioni di incontro con esercitazioni di primo soccorso, laboratori vari (chimica creativa, teatro, giochi da tavolo, musicoterapia), prove di nordic walking, esibizioni di danza e ginnastica, spettacoli per bambini».
«Il “SanremoFestival della Salute” sarà per noi una importante e stimolante sperimentazione – spiega il direttore generale Mario Cotellessa – abbiamo deciso di uscire dai luoghi tradizionali in cui facciamo educazione alla salute, come i nostri servizi sanitari e le scuole, per creare uno spazio sia fisico che virtuale, dove offrire un occasione nuova per parlare di salute, sanità e benessere a tutto tondo. Attorno a noi abbiamo creato una “rete per la salute” che collega istituzioni (Asl, comuni, scuole), associazioni di volontariato e cittadinanza. Tutto questo per sensibilizzare sui temi della prevenzione, dello star bene, degli stili di vita sani».
«Fare rete e diffondere la conoscenza delle buone pratiche in sanità, partendo anche dai più giovani, è un buon modo per avvicinare la sanità ai cittadini», dice invece l’assessore regionale Sonia Viale. Di fatto, sarà possibile informarsi e anche prenotare visite ed esami di prevenzione direttamente sul posto. Si entra a mani libere si esce con foglio rosso e provette nel taschino. Per fortuna, c’è di più: dalla prevenzione di patologie e problematiche sociali (cyberbullismo, gioco, fumo), ai pomeriggi dedicati all’adolescenza, passando dall’etica e promozione dello sport, con passeggiate all’aria aperta, educazione antidoping, yoga per i diversamente abili. Di tutto un po’.
«È la scommessa di un’azienda sanitaria che da anni punta sul dialogo, anche attraverso le nuove tecnologie – spiega il responsabile della comunicazione Asl 1 Gianluigi Piatti – e sarà una prima edizione di un evento che speriamo di ripetere. Il costo per questa iniziativa è davvero basso, anche grazie al sostegno degli enti partner». «Eventi che puntino sulla comunicazione sociale, informando i cittadini e coinvolgendo tutti gli attori delle politiche sociosanitarie, costituiscono occasioni importanti per diffondere la cultura della sanità attraverso la condivisione consapevole, cardine anche del lavoro che abbiamo intrapreso attraverso il Libro Bianco per la riforma della sanità ligure», conclude Viale.