Nella tabella si può verificare l’andamento dei prezzi rilevati al Mercato dei Fiori di Sanremo in febbraio, facendo una media mensile dei principali prodotti: il primo dato da notare è come i prezzi siano stati parecchio volatili nell’arco del mese: questo è dovuto alla vicinanza di due delle festività più importanti dell’anno a poca distanza tra loro.
I prezzi hanno avuto una prima impennata nel periodo precedente a S. Valentino, in particolare per quanto riguarda i ranuncoli, oramai il principale prodotto sul Mercato di Sanremo. A questo hanno fatto seguito un breve periodo di stasi e una nuova impennata dopo la metà del mese, in occasione della Festa della Donna. Per tutto il mese la produzione è risultata comunque sostenuta, garantendo un fatturato notevole soprattutto presso la struttura dell’asta.
Il prezzo delle rose è risultato interessante, relativamente alle medie degli anni scorsi. Come accade ormai da diversi anni, la produzione di rose è sempre più orientata verso la stagione primaverile-estiva, perché il costo del gasolio per riscaldamento, e soprattutto la concorrenza dei paesi terzi, rendono sempre meno interessante questa coltura nel periodo invernale. Le rose di colori diverso dal rosso hanno mantenuto prezzi più o meno in linea coi mesi precedenti, ma anche questo non è sorprendente, il prodotto risente ovviamente meno dell’effetto di S. Valentino.
Da notare come sia stato invece superiore alla media il prezzo delle fronde fiorite: in questo caso bisogna fare un discorso diverso per mimosa e ginestra.
Il prezzo della ginestra è aumentato nel corso del mese, perché le frequenti piogge verso la metà del mese hanno provocato una diminuzione della merce in vendita. I prezzi rilevati per la mimosa sono risultati in aumento, come prevedibile, verso la fine del mese, con l’avvicinarsi della ricorrenza dell’8 marzo. In questo caso però va notato come le quantità contrattate sul mercato siano risultate in calo: questo semplicemente perché il prodotto, soprattutto quello di buona qualità, è venuto a mancare, e la maggior parte delle contrattazioni sono avvenute direttamente tra produttore e grossista, senza passare per il mercato.
Per tutto il mese di marzo si possono prevedere contrattazioni sostenute per i prodotti invernali, considerando la prossimità della Pasqua: come sempre, l’incognita sarà il tempo, che potrebbe influire pesantemente sulla produzione.