Camere climatiche e microscopi per proteggere il basilico Dop al Cersaa di Albenga, azienda speciale della Camera di Commercio di Savona che si occupa di sperimentazione, dimostrazione, formazione in agricoltura
Al Cersaa verranno sperimentate nuove tecniche a difesa della piantina simbolo della cucina ligure con l’obiettivo di aumentare la quantità e la qualità della sua produzione strumenti e fornire sistemi per la tracciabilità del prodotto sul mercato.
«Il progetto – spiega Andrea Minuto, responsabile del Centro di saggio del Cersaa – prevede anche studi approfonditi condotti da esperti nel settore finalizzati al trattamento della lotta alla salinizzazione dei suoli attraverso la gestione della fertilità del suolo e l’uso razionale dei fertilizzanti».
Nel centro vengono studiate nuove strategie di produzione, innovazione di sistemi, tecniche di coltivazione, conservazione e trasformazione, con particolare riferimento a sistemi e tecniche a basso impatto ambientale e a nuovi e identificabili packaging. «Tutto questo – sottolinea Minuto – per esaltare le caratteristiche del prodotto tradizionale e di qualità e garantire elevati standard igienico-sanitari che sono le altre caratteristiche degli interventi curati dagli esperti del Cersaa».
Il Cersaa utilizza 20.000 m2 di campi sperimentali comprendenti un vigneto ed un oliveto, 10.000 m2 di serre ferro-vetro, tunnel e ombrari, camere climatiche per circa 70 m2. Nella struttura è integrato uno sportello che fornisce servizi di registro delle imprese.
Il centro effettua prove dimostrative volte alla verifica di fattori produttivi e tecnologie innovative applicate alla coltivazione di specie vegetali in serra e in pieno campo, indagini, studi e ricerche di mercato in ambito nazionale e internazionale, attività di formazione e aggiornamento professionale volto agli operatori delle filiere e dell’indotto agricolo, verifiche funzionali su sistemi di applicazione degli agrofarmaci, confronti varietali, realizza studi, ricerche e analisi socio-economiche, attività di brevettazione anche in collaborazione con istituzioni pubbliche e organizzazioni economiche di categoria.
Tra i progetti realizzati, a livello extraeuropeo, un servizio di consulenza finanziato da Unido (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale) per trovare soluzioni alternative sostenibili contro parassiti e patogeni che causano malattie alle colture e alle radici di zenzero in Cina. Il paese asiatico si è impegnato, a partire dal 2015, nella dismissione del bromuro di metile, principio attivo ancora impiegato per la difesa su fragola, cetriolo, pomodoro, melanzana e zenzero.
In Europa il Cersaa ha lavorato a un’indagine sulla coltivazione in ambiente protetto di specie frutticole, orticole e ornamentali nell’Europa Meridionale, a definire una strategia d’impresa in settori di nicchia per l’economia agroindustriale del Mediterraneo, alla gestione sostenibile del florovivaismo nel Ponente ligure, a individuare strategie per migliorare e proteggere la qualità del suolo in seguito allo smaltimento delle acque di vegetazione all’interno del bacino del Mediterraneo, all’utilizzo di piante aromatiche endemiche nella riviera italo-francese e ad altri progetti, spesso in collaborazione con altri centri di ricerca italiani ed europei.
Attualmente il centro ingauno lavora, tra l’altro, al trasferimento di tecniche innovative per l’uso sostenibile dell’acqua in colture fertirrigate, all’utilizzo di materiali plastici con funzionalità anti-microbiche e anti-alga utilizzabili per la microirrigazione, allo sviluppo di pratiche agricole basate sull’impiego di rifiuti riciclati adatti ad aree intensamente coltivate del Mediterraneo a rischio di degrado, a definire buone pratiche per il trattamento di rifiuti agricoli e per il loro riutilizzo nei paesi del bacino mediterraneo.