La cultura tiene insieme e aiuta a crescere. Questo lo slogan usato dal Comune di Genova per gli indirizzi del prossimo biennio in fatto di cultura. Un sistema che sarà formato da teatri, musei, sistema bibliotecario urbano, archivi, parchi e ville storiche.
Sono stati anche diffusi i dati sul precedente biennio e il confronto ha visto un 2015 in crescita per la maggior parte delle istituzioni culturali genovesi. Palazzo Ducale ha raccolto oltre 539 mila presenze (nel 2014 erano state 519 mila), di cui 254 mila paganti (nel 2014 251 mila).
Il Carlo Felice, che il Comune ha finanziato con 2,7 milioni sia nel 2014 sia nel 2015, ha registrato 103.274 spettatori rispetto ai 79.666 del 2014. Buona anche la risposta sulle rappresentazioni in streaming: 110 mila utenti collegati, 284 mila visualizzazioni, 136 Paesi e 4.061 città del mondo.
Calo invece per il Teatro Stabile: nella stagione 2013/2014 erano state 112.857 le presenze, con 6.781 abbonamenti, in quella 2014/2015 108.137 presenze e 7.052 abbonamenti.
Sempre in ambito teatrale, il sistema di soggetti sostenuti tramite bandi (11: Tosse, Archivolto, Cargo, Politeama, Garage, Lunaria, Verdi, Govi, Altrove, Ortica, TKC-Teatro della Gioventù) ha registrato 310 mila spettatori contro i 300 mila del 2014.
Nel Porto Antico sono state calcolate 4,2 milioni di presenze all’anno tra eventi, visite a strutture culturali-ricreative, attività commerciali e congressi), nel 2014-2015 sono stati 445 gli eventi, per 950 mila persone accorse.
Dal 2014, una nuova impostazione della rassegna “Genova Porto antico EstateSpettacolo”, con la location dell’Arena del Mare ingrandita per ospitare fino a 5.250 spettatori a serata e la contemporaneità con altri due palchi (Piazza delle Feste e Palco Millo), ha premiato, secondo il Comune, con più di 30.000 spettatori per anno (di cui il 30% da fuori Genova) e decine di spettacoli con artisti di livello nazionale e internazionale.
I 19 Festival sostenuti dal Comune di Genova (alcuni si svolgono proprio al Porto antico) hanno registrato circa 350 mila spettatori.
Per quanto riguarda la valorizzazione del patrimonio culturale, in testa restano i Rolly Days, con tre edizioni nel 2014 e 120 mila visitatori e due nel 2015 con ampliamento alle ville del Ponente cittadino, per oltre 150 mila visitatori.
Il sistema dei musei civici è composto da 20 strutture, 3 spazi espositivi e un archivio. Nel 2015 sono stati realizzati al loro interno 685 eventi culturali.
Nel 2014 i visitatori sono stati 555 mila, nel 2015 575 mila di cui il 47% paganti.
In calo invece le presenze nelle biblioteche: 633 mila nel 2015 (e 23 mila iscritti al prestito) contro le 682 mila nel 2014 (e 21 mila iscritti al prestito). All’interno del sistema sono stati organizzati 799 eventi culturali.
Diffuso anche il dato sulle imprese creative a Genova: sono oltre 2.500 per 10.870 addetti.
In totale le spese 2015 per il sistema culturale sono state di 23,6 milioni (25 milioni nel 2014), il personale dipendente 315 unità (31 in meno rispetto al 2014). Sono calate le entrate: da 1,8 milioni nel 2014 a 1,7 nel 2015.
Gli indirizzi per il 2016/2017 sono stati indicati: ampliare la valorizzazione nazionale e internazionale del patrimonio culturale materiale e immateriale, artistico, architettonico, ambientale e dello spettacolo aumentandone dimensione e risultati socio-economici; valorizzare in una logica integrata i Parchi storici, le Ville ed i Forti recuperando i valori ambientali anche nella logica della promozione turistica; tutelare lo sviluppo e la sostenibilità economica delle grandi istituzioni culturali cittadine e degli altri soggetti che promuovono progetti culturali innovativi in campo internazionale; sostenere, valorizzare e promuovere attività culturali, eventi e di spettacolo anche nella logica di sviluppo della relazione con il territorio; valorizzare i talenti locali anche su progetti di rigenerazione creativa del territorio finalizzata allo sviluppo economico e all’integrazione sociale.
Gli ulteriori obiettivi elencati per il prossimo biennio sono: il rilancio del Festival della Scienza, il politecnico delle Arti (Accademia e Conservatorio), la creatività diffusa e i giovani, i cantautori e la tradizione musicale, la danza contemporanea, la cultura attorno a Paganini, attenzione per dialetto e tradizioni, il jazz, il rapporto tra l’arte contemporanea e la città.
Per approfondire ecco i dati di sintesi del sistema cultura di Genova