Avanti verso il piano metropolitano dei rifiuti che dovrà essere riprogrammato entro marzo 2016. La Città metropolitana di Genova sta lavorando attraverso l’approvazione di stralci, come spiega il consigliere delegato Enrico Pignone: «Abbiamo già fatto passi avanti, inserendo la città di Genova – spiega – e sabato scorso abbiamo inaugurato l’impianto secco-umido Rio Marsiglia».
Ora, con l’entrata in vigore della nuova legge regionale, spetta alla Città Metropolitana occuparsi dell’organizzazione e della struttura dei servizi di raccolta e di trasporto dei rifiuti. «Inoltre – spiega Pignone – ora non si parla più solo di raccolta differenziata. Il materiale deve essere di qualità nell’ottica del riciclo».
Occorre definire i bacini di affidamento e i risultati della ricognizione delle gestioni presentati in conferenza metropolitana fanno emergere che esiste una carenza di impianti, che c’è un’estrema frammentazione delle gestioni esistenti, che c’è un’elevata variabilità nella scadenza dei contratti. È stato rilevato che esistono ancora gestioni in economia (cioè gestioni dirette da parte dell’amministrazione).
Nei Comuni della città metropolitana sono 13 i gestori dei servizi: Aimeri Ambiente srl, Amiu Genova spa, Arenzano Ambiente e Lavoro spa, Cuneo Luigi, Docks Lanterna spa, Gardella Massimo Giacomo, Economia, Ideal Service soc. coop, Maris Cooperativa Sociale, Sater spa, Scrivia Ambiente srl, Solari Michele ed Eugenio snc, Switch 1988 spa, Valli Entroterra Genovese Ambiente srl.
La scadenza degli attuali appalti va dall’anno prossimo al 2022.
Lo stato attuale dei conferimenti vede 18 comuni dell’immediato entroterra del Golfo paradiso e del Tigullio (ma anche Bogliasco e Sori), conferire in discarica Rio Marsiglia, più 6 Comuni non consociati che utilizzano Rio Marsiglia. Anche i Comuni da Rezzoaglio a Ne, che prima conferivano a Malsapello, ora utilizzano Rio Marsiglia. Tutti gli altri Comuni conferiscono in altre discariche.
La Città Metropolitana di Genova intende superare questa frammentazione dividendo il territorio in 6 bacini di affidamento.
Per quanto riguarda le gare l’obiettivo è allineare le scadenze dei contratti attuali attraverso la proroga degli stessi fino all’aggiudicazione del servizio e comunque non oltre il 31/12/2016, di provvedere contestualmente all’avvio delle procedure di gara per l’affidamento di gestione integrata dei rifiuti per un periodo non esteso oltre il 31 dicembre 2020, di pervenire in un orizzonte temporale definito, all’attivazione delle procedure per l’individuazione di un gestore unico.