Si tratta del primo accordo tecnico a livello sanitario tra Liguria e Lombardia dopo l’avvio del dialogo tra la nuova giunta Toti e quella di Maroni. L’ospedale Buzzi di Milano e il Gaslini di Genova hanno firmato questa mattina a Palazzo Lombardia un’intesa con l’obiettivo di condividere il sistema per la telemedicina del Gaslini per effettuare attività clinica di teleconsulto, con valore legale di refertazione, a sostegno delle linee di attività congiunta.
Inoltre si prevedono azioni per la diffusione delle conoscenze, attraverso iniziative di formazione in campo clinico, scientifico e gestionale tra i professionisti dei due enti pediatrici; workshop gestionali per mettere a confronto le esperienze delle strutture sanitarie pensate e costruite a misura di bambino.
«Sono molto orgogliosa del lavoro svolto – sottolinea la vicepresidente e assessore alla Salute della Liguria Sonia Viale – sulla strada della valorizzazione delle eccellenze sanitarie liguri e della loro esportazione anche in altre regioni. E quale ambito migliore della pediatria per partire».
Il protocollo, siglato questa mattina, pone al centro le esigenze dei bambini e dei familiari, attraverso lo sviluppo della telemedicina per il teleconsulto, delle vaccinazioni, della banca del latte e della promozione dell’Ospedale di giorno, che è una peculiarità del Gaslini. Inoltre prevede l’implementazione della rete di assistenza post-ricovero per favorire i pazienti e le famiglie e consentire la continuità delle cure.
Tutti gli argomenti al centro dell’intesa saranno oggetto di successivi approfondimenti in apposite sezioni tematiche che si svolgeranno alternativamente a Genova e a Milano. Il prossimo incontro, previsto a metà ottobre, riguarderà la telemedicina e in particolare la presentazione del progetto “Netcare” da parte dell’Istituto Gaslini e la sua messa a disposizione dell’Ospedale Buzzi. «Si tratta di un primo importante appuntamento – spiega Viale – particolarmente significativo per i casi di malattie rare o di alta specialità che richiedono due gradi di consulto, dove risulta fondamentale evitare che i pazienti e le famiglie si spostino. Seguiranno altri incontri, sempre nel mese di ottobre dedicati alla continuità assistenziale, per favorire l’assistenza ai piccoli pazienti, nei momenti più difficili della loro vita». E dopo la Lombardia l’assessore ha annunciato di voler proseguire con nuovi accordi, in ambito pediatrico sanitario, anche con altre regioni limitrofe.