Sommariva Tradizione Agricola festeggia un compleanno importante. La storica azienda di Albenga specializzata nella produzione di olio e altri prodotti agroalimentari taglia quest’anno il traguardo dei cento anni. Una storia che nasce a Genova, di cui è originaria la famiglia Sommariva, per poi proseguire nelle piane di Albenga: è qui che l’azienda ha messo radici, prima con la bonifica e successivamente con la coltivazione dei terreni. Con il passare degli anni, alla produzione agricola si è affiancata quella dell’olio, con la realizzazione del frantoio. Negli anni Sessanta Sommariva ha inaugurato la produzione del pesto. Oggi, sviluppata su una superficie di circa 10 ettari, di cui 6 coltivati a oliveto, 2 di vigneto e altri 2 di serre, Sommariva copre l’intera filiera produttiva, dalla coltivazione alla commercializzazione.
Il prodotto principe è l’olio extravergine, per l’85% da olive taggiasche. Per il rimanente si utilizzano le varietà pignola, merlina e colombara, tipiche del Ponente ligure. «Dopo la pessima annata del 2014 – spiega il titolare Agostino Sommariva – che ci ha consentito di produrre solo 250 quintali, quest’anno potremmo viaggiare sui 400 quintali. Una quantità tale da poter scendere con il prezzo, che al momento si attesta sui 13 euro al litro, ma potrebbe calare fino a 11 euro». A fianco all’extravergine, l’azienda produce anche una serie di specialità gastronomiche tipiche della regione e, in particolare, del Ponente: «Tra i prodotti principali ci sono le olive taggiasche in salamoia e il pesto, ma anche carciofini, creme e conserve – racconta Sommariva – Cerchiamo di andare incontro alle esigenze dei consumatori, dalle quali dipendono quasi sempre le novità che lanciamo sul mercato: ultimamente, per esempio, ci sono molte richieste per prodotti vegani e per questo, a fianco al pesto tradizionale, produciamo anche quello senza formaggio. La stessa cosa vale per i cibi senza glutine».
La crisi non ha risparmiato l’azienda albenganese: rispetto al fatturato del 2009, il 2014 si è chiuso a quota 2 milioni di euro, con un calo di circa il 10%. «I prodotti di qualità e di nicchia sono i primi che si tende a tagliare in tempi di crisi», spiega Sommariva.
[envira-gallery id=”31282″]
Se il 65% dei prodotti vengono venduti in Italia, «solo a ristoranti, privati e dettaglio, non alla grande distribuzione», il rimanente 35% ha mercato all’estero: «Esportiamo soprattutto in Europa: i clienti più importanti sono in Germania, Austria, Norvegia e nei Paesi dell’Est, come Lituania, Bulgaria ed Estonia. Fuori dall’Europa abbiamo un buon mercato in Australia, mentre lavoriamo ancora poco con gli Stati Uniti. E fuori dall’Italia le richieste puntano quasi esclusivamente su olio e pesto», spiega il titolare.
Agroalimentare, ma non solo: presente anche una linea di cosmesi, realizzata da un’azienda piemontese con le materie prime naturali di Sommariva. E, accanto alle serre, agli oliveti e al frantoio, anche uno storico museo di 400 metri quadrati che espone una serie di antiche attrezzature contadine: «Il museo è aperto dagli anni Novanta ed è stato poi ampliato nel 2009 – dice – Vi organizziamo anche mostre ed eventi nel corso dell’anno».
Agostino Sommariva lavora nell’azienda insieme alla moglie, al fratello e alla madre, affiancati da una decina di dipendenti «Preferisco chiamarli collaboratori – tiene a precisare – siamo come una grande famiglia. Anche i nostri ragazzi ci aiutano, ma finora si dedicano soprattutto allo studio».