Nel primo trimestre 2015 in Liguria le vendite di beni sui mercati esteri risultano in aumento, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e in linea con la variazione dell’export nazionale (+3,2%). Lo riporta uno studio di Unioncamere Liguria.

La Liguria, che rappresenta solo l’1,7% delle vendite nazionali all’estero, è passata da 1.649 a 1.702 milioni di euro: di questi 965 milioni sono destinati verso paesi extra-Ue (il 56,7% del totale), in calo del 2,6%, mentre verso l’area comunitaria l’export è cresciuto del 12% .
Tra i settori trainanti e quantitativamente più significativi le attività manifatturiere, i cui prodotti rappresentano il 90% dell’export, e che, rispetto al primo trimestre 2014, hanno registrato una crescita del 3,7%. All’interno del comparto, buona la performance dei prodotti chimici (+10,5% l’export complessivo, +22,9% quello verso i paesi extra-Ue), dei prodotti alimentari (+4,6%) ma con un calo delle vendite verso i paesi extra-Ue (-16,6%), come pure i prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (+3,8% l’export totale e -12,4% quello verso i paesi Extra-Ue).

Per quanto concerne la dinamica dell’export ligure verso i mercati Ue, al primo posto c’è la Francia verso cui sono stati venduti prodotti per un controvalore di 190 milioni di euro (+21,5%) e che rappresenta l’11% dell’export regionale; il secondo Paese Ue di destinazione è la Germania (+13,3%) seguita dalla Spagna (+0,4%).
Tra i mercati extra-Ue il volume maggiore di vendite è stato verso il Nord Africa, sostenuto principalmente dalla vendita di macchinari e prodotti in metallo, in particolare in Algeria (+81,6%) ed Egitto (-5,3%). In ripresa le vendite negli Stati Uniti (+27,8%), il cui contributo all’export totale è pari al 4,2%.
A livello provinciale Genova nel 1° trimestre 2015 ha registrato un ridimensionamento delle esportazioni, -3,1%, che scende a -7,3% se si considerano esclusivamente le vendite verso i paesi extra-Ue: in ribasso tutti i settori tranne i prodotti estrattivi.
Tra i prodotti delle attività manifatturiere, si registra un calo nelle vendite di macchine di impiego generale (-32,6% l’export complessivo, -34,4% quello extra-Ue), motori e apparecchiature elettriche (-5,6% per l’export complessivo, -14,8% quello extra-UE) e le navi/imbarcazioni (-2,6% l’export complessivo, -1,5% quello extra-Ue). Diminuisce l’export verso i paesi extra-Ue (-7,3%): in controtendenza le vendite verso l’Algeria (+79,3%), primo Paese nella graduatoria complessiva provinciale, verso cui il capoluogo ligure ha esportato principalmente macchinari.
Particolarmente sostenuto l’export verso il Sud Africa, grazie alla vendita di macchinari.
Le vendite verso l’area Ue registrano un aumento pari al 6,8%: le prime tre destinazioni comunitarie risultano Germania (-1,3%), Francia (+4,5%) e Spagna (-6,1%).

L’export nell’estremo Ponente resta sostanzialmente stabile (+0,6%): in calo le vendite verso i paesi extra-Ue (-12,8%) rispetto all’area comunitaria (+5,9%): diminuiscono le vendite di prodotti delle attività manifatturiere (-7,1%), buono l’andamento per il settore alimentare (+4,6%). A livello di destinazione, in aumento le vendite verso i paesi comunitari (+5,9%): in Francia, primo paese nella graduatoria imperiese, il valore dell’export è cresciuto del 6,3%, seguono Germania (+3,9%) e Paesi Bassi (+15,3%). In calo l’export verso l’area extra-Ue (-12,8%), nonostante siano aumentate le vendite verso i primi 3 Paesi: Svizzera +14,1% (prodotti agricoli), Cina +55,6% (prodotti farmaceutici) e Stati Uniti +22,0% (prodotti alimentari).
In provincia di Savona l’export ha segnato un +14,3%: in aumento sia le vendite verso l’area extra-Ue (+10,8%) che quelle verso i paesi dell’Ue (+16,3%).I prodotti chimici si confermano la voce principale dell’export provinciale, con un incremento pari al 10%, di cui oltre la metà destinati ai paesi extra-UE con un incremento del 23,2% a fronte di un calo del 2,6% verso l’area comunitaria. Sul fronte extra-Ue l’export savonese è cresciuto del 10,8%: si registra, in particolare, una forte espansione verso gli Stati Uniti (+92,4%), dove i prodotti chimici costituiscono l’87% delle vendite. Al secondo posto la Cina (+27,2%) seguita dal Giappone, in lieve calo rispetto allo stesso trimestre del 2014 (-7,2%).
La provincia della Spezia registra una crescita complessiva dell’export pari al 24,7%: in aumento le vendite sia verso i paesi extra-Ue (+18,9%) che verso quelli comunitari (+38,6%), fortemente influenzata dalla vendita di navi e imbarcazioni e armi. L’export spezzino nel 1° trimestre 2015 si è indirizzato particolarmente verso il mercato tedesco (+491,4%) grazie ad una straordinaria vendita di prodotti in metallo, seguito dall’Algeria (locomotive e materiale rotabile, in particolare), e dalla Francia (armi). Il 4° posto dell’Iraq nella graduatoria provinciale si spiega esclusivamente con una vendita di macchine di impiego generale.
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