Con 22 voti a favore, 13 contrari e 3 astenuti, il consiglio comunale di Genova ha approvato la delibera sul riordino delle aziende partecipate. Garantito il numero legale, che era invece mancato nelle sedute precedenti.
Hanno votato sì Pd, Lista Doria, Udc, Sel, Possibile, Progresso Ligure. Tra i contrari Forza Italia, Ncd, Movimento 5 Stelle, Fds, Gozzi (Pd), Gianpiero Pastorino (Sel), Baroni (Gruppo Misto). Si sono astenuti i consiglieri della Lista Musso, mentre assente la Lega.
Tra i principali contenuti della delibera, la mobilità interna dei lavoratori tra le aziende, il tetto agli stipendi dei dirigenti, che non può superare lo stipendio del direttore generale del Comune e che sono commisurati alle dimensioni dell’azienda, le dinamiche retributive dei lavoratori. In base ai principi della normativa nazionale, gli aumenti possono essere concessi solo se l’azienda ha i margini per concederli.
Il provvedimento ha scontentato parte dei lavoratori delle aziende che hanno manifestato in via Garibaldi e in via Roma. Per evitare che la seduta del consiglio fosse disturbata dai contestatori il sindaco ha disposto che la seduta si tenesse a porte chiuse.