Due patti d’area per migliorare la qualità della vita nelle aree di Prè e di via XX Settembre. Sono state approvate oggi dalla giunta comunale di Genova e saranno sottoscritte anche da altri enti e istituzioni locali.
Nel patto d’area per la zona di Prè saranno coinvolti, oltre a Comune di Genova, anche Regione Liguria, Prefettura, Segretariato Regionale per il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo della Liguria, Camera di Commercio Industria e Artigianato, Confesercenti, Ascom-Confcommercio, Civ Borgo di Pre’, Società Consortile Vivere Santa Brigida. Un’iniziativa che punta a rilanciare la riqualificazione socio-economica dell’area, facendo leva sulla presenza di imprese insediatesi recentemente, sulla presenza di locali di proprietà civica e, soprattutto, sulla disponibilità di risorse per 750 mila euro (ex legge 266/77) destinate ai nuovi insediamenti. Ma anche sulla disponibilità del segretariato regionale per il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo e del Comune a mettere a disposizione a canone calmierato un significativo numero di locali.
L’altro patto d’area riguarda la zona tra via XX Settembre e via Ettore Vernazza e sarà sottoscritto da Comune di Genova, Regione Liguria, Camera di Commercio Industria e Artigianato, Ascom-Confcommercio, Civ XX Settembre Genova e Real Estate Services. In questo caso l’interesse dell’amministrazione comunale è promuovere l’insediamento di attività commerciali nei locali attualmente non occupati, per sostenere il ruolo e l’immagine tradizionalmente commerciale delle strade coinvolte e favorire il miglioramento dell’offerta già esistente. Il Patto comporterà la stipula di successivi “Accordi attuativi” e punta a favorire l’insediamento di un’offerta commerciale coerente per tipologia, anche derogando dalle norme per ciò che riguarda le superfici di vendita. «I patti d’area – dichiara l’assessore comunale Emanuele Piazza – rappresentano un importante strumento di alleanza tra le istituzioni territoriali, Camera di commercio, le categorie economiche e i Civ per la valorizzazione dei territori, il commercio e la vivibilità. La firma dei patti è il momento di partenza di un lavoro intenso che tutti i soggetti firmatari dovranno realizzare insieme».